“Bene estendere l’innalzamento delle pene massime per contrastare i furti nelle case, ma lo stesso deve valere anche per i furti nelle attività commerciali e industriali. Gli esercizi commerciali, per la loro diffusione sul territorio e per la presenza di denaro contante, sono tra le attività economiche più esposte a rischio di rapine. E le aziende sono spesso prese di mira non solo per il furto di beni materiali ma anche per il furto di dati e spionaggio industriale”. E’ il commento di Fabio Bezzi, presidente provinciale CNA, a margine dell’intervento del Ministro della Giustizia Andrea Orlando a Festareggio.

Il Ministro ha indicato il 13 settembre come giorno decisivo in cui il ddl sull’inasprimento delle pene arriverà in Senato. Una data attesa da milioni di italiani stanchi di dover fare i conti con la paura di essere violati nel luogo più intimo e personale, la propria casa.

“Solo pochi mesi fa CNA Reggio Emilia – sottolinea il direttore Bezzi – con la collaborazione ed il supporto della Questura di Reggio Emilia ha redatto un Vademecum per venire incontro alle sempre maggiori esigenze di sicurezza di imprenditori e operatori commerciali”.

Si tratta di un vero e proprio manuale che, oltre a fornire informazioni generali e consigli utili, suggerisce una serie di comportamenti da tenere, da un lato per evitare situazioni di pericolo e ridurre il rischio derivante dall’azione intimidatoria e violenta di malintenzionati e dall’altro, ad azione commessa, per fornire ausilio alle Forze di Polizia al fine di assicurare alla giustizia gli autori del reato e recuperare la refurtiva.

Il documento è diviso in quattro parti: la prima parte dedicata alla sicurezza delle imprese (come prevenire i furti, come aumentare la sicurezza IT, quale assicurazione scegliere per la propria attività); nella seconda ci sono consigli specifici per gli esercizi commerciali (dall’allestimento della vetrina alla gestione del contante a come prevenire furti e taccheggi); la terza parte descrive altri tipi di reato come frodi con carta di credito e frodi informatiche; l’ultima riguarda accenni legali sulla “legittima difesa”.

“Bisogna ricordare – conclude Fabio Bezzi – che spesso gli imprenditori sono casa e bottega, non si può pensare di agire solo sul fronte delle residenze domestiche. Auspichiamo che la politica non indugi oltre e acceleri gli iter di approvazione dei provvedimenti necessari a ridimensionare un fenomeno che sta superando ogni limite e mette a dura prova i cittadini. CNA vigilerà sui tempi di attuazione e predisporremo un “pacchetto sicurezza” per essere ancora più al fianco degli imprenditori in questa battaglia”.