Come possono le micro e piccole aziende sfruttare la digitalizzazione per incrementare il fatturato? Una domanda alla quale la Cna-Shv ha cercato di dare risposta con il primo “Aperiweb” nei locali dell’Enoteca Gandolfi di Bolzano, un originale modulo formativo basato su due brevi relazioni di esperti seguite dai contatti “b2b” tra gli stessi relatori e gli imprenditori, davanti a un buon aperitivo.

Claudio Corrarati, presidente della Cna-Shv, ha illustrato l’iniziativa: “Vogliamo sfruttare il 2016, anno della digitalizzazione secondo i progetti della Provincia e della Camera di Commercio, per mettere le nostre aziende in condizione di usare tutti gli strumenti disponibili per incrementare il fatturato. Spesso usiamo i social network per la comunicazione personale, senza essere preparati a sfruttare i nuovi sistemi per la promozione, il marketing, le vendite e persino la formazione online. Cinquant’anni anni fa, i contratti si chiudevano al bar, sulla parola e con una stretta di mano. Poi siamo entrati negli anni della pubblicità aggressiva. Ora siamo nell’era social di internet. I nuovi strumenti consentono di targettizzare e rintracciare i clienti, purché si investa anche in comunicazione digitale. E per spiegare questo nuovo mondo, ci affidiamo a due start up che sono eccellenza per il territorio”.

Petra Huber, Ceo di Italia Pura, una delle due start-up presenti all’evento di Cna-Shv, ha annunciato che a breve sarà online il portale in nove lingue, una vera vetrina mondiale per le Pmi. Poi ha ceduto la parola a Patrizia Balzamà, esperta di social media e direttore marketing dell’azienda: “Facebook e gli altri social rappresentano una vera forma di comunicazione commerciale. Stare nel web e nel mercato dei social vuol dire far parte di una realtà più grande. La comunicazione oggi è velocissima: anche le piccole imprese possono accedervi, senza per forza avere il sito, il web master e altri investimenti onerosi. Ci sono forme light, come piattaforme specializzate o semplicemente le pagine dei social media. Dalle piccole notizie ai video, dalle foto ai testi brevi: farsi spazio in questa selva è complicato, occorre una figura che pianifichi e gestisca gli strumenti. Le campagne pubblicitarie consentono di profilare gli utenti e rintracciarli. L’e-commerce è come un grande centro commerciale. E se impariamo a sfruttare il made in Italy, abbiamo più chance”.

Riccardo Valletti, editori di Datatellers, altra start-up innovativa, ha posto un quesito agli imprenditori: “Quanti di voi hanno un sito aggiornato negli ultimi due anni? Internet è una strada intelligente con milioni di visitatori, in aumento del 10 per cento l’anno, ma un negozio in questa affollata via costa appena 100 euro di affitto l’anno, per giunta dotato di insegna intelligente che si illumina in base all’esigenza del cliente. Però il motore di ricerca cambia le regole ogni anno e mette un’azienda in alto o in basso in base a quanto il sito è adatto. Ecco perché la digitalizzazione delle Pmi prevede diversi step: sito ben fatto, formazione su come aggiornarlo, collegamento con i social, promozione. Ogni investimento online consente di sapere quante volte l’inserzione viene vista, da quale cliente, in che fascia di età, con quale residenza, interessi, competenze e livello culturale: è fondamentale l’analisi dei dati per realizzare presenze social su misura”.

Corrarati ha chiuso l’incontro: “Fare rete solo col passaparola non basta più. Vogliamo stimolare le Pmi per diventare nuova economia, partendo da quel che sono già adesso: ottime aziende, da valorizzare meglio”. 

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