“La riforma della portualità varata dal Consiglio dei Ministri lo scorso 21 Gennaio che diminuisce da 24 a 15 le Autorità portuali su tutto il territorio nazionale va nella giusta direzione al fine di creare quelle condizioni del fare sistema così indispensabili per la competitività e lo sviluppo dei porti marittimi”: lo dichiara Marco Merli, Presidente della CNA Liguria.
Secondo Merli “non devono esserci motivi di divisioni e minimali discussioni campanilistiche nel merito degli accorpamenti delle Autorità portuali in Italia, perché in Liguria la fusione dei porti tra Genova e Savona e tra La Spezia e Marina di Carrara non sono annessioni ma bensì un insieme di forze”.
“Strategica”, secondo Merli, la nuova governance delle Autorità Portuali “il cui comitato di gestione sarà ristretto a poche persone ponendo così fine a quel conflitto di interessi, talvolta anche monopolista, che tanto ha gravato sulle Autorità Portuali in termini di scelte e immobilismo decisionale in specie in materia di concessioni”. A suo avviso,le concessioni dovrebbero essere “limitate nella loro durata a minimo 20 anni e assegnate sulla base di concreti e credibili piani industriali che contemplino, certezze negli investimenti negli obbiettivi di crescita e nell’impiego e sviluppo della forza lavoro. Una volta assegnate, devono essere oggetto di controllo e verifica dei risultati ottenuti alfine del loro rinnovo o nel caso, del non rispetto degli impegni, revocate”.