I pneumatici fuori uso (Pfu) sono riciclabili al 100% e possono essere rigenerati e riutilizzati sui veicoli o sottoposti a trattamenti di recupero della materia allo scopo di reimpiegare quasi il 70% della gomma utilizzando il “polverino”  da essi derivato per altre applicazioni. E davvero non si butta via nulla perché la restante quota di Pfu (circa il 30%) è utilizzata per il recupero di energia.

 “Grazie al Decreto Ministeriale n. 82 del 2011 la gestione degli pneumatici fuori uso (PFU) è stata regolamentata ed è stata realizzata un filiera virtuosa funzionante” spiega Alessandro Lupi, gommista spezzino, titolare della attività storica fondata 55 anni fa da Giovanni e Luigi Lupi a Migliarina e associata alla CNA della Spezia. “La necessità di rivedere la normativa in materia di pneumatici fuori uso è emersa con forza negli ultimi mesi a causa delle criticità che, vista l’interruzione del ritiro da parte dei principali sistemi collettivi, hanno messo in crisi alcune imprese del settore dell’autoriparazione rendendo i magazzini di molti gommisti pieni di PFU, con ovvie conseguenze sia in termini di impossibilità a proseguire correttamente la propria attività che di pesanti rischi per l’ambiente. Dove le aree di stoccaggio sono ampie, come la nostra, la problematica è meno sentita. In generale, dall’introduzione del Decreto, un artigiano in regola ha garantito uno smaltimento adeguato rendendosi parte attiva di una filiera efficiente in grado di recuperare totalmente lo scarto. La gomma nuova ha già compreso nel costo lo smaltimento del fuori uso, lo paga l’acquirente e a seguire l’utente finale: si tratta di 2 euro a gomma” sostiene Alessandro Lupi.

“Scegliere dei professionisti significa, oltre che maggiore garanzia sulla qualità del prodotto acquistato, anche attenzione verso ulteriori aspetti quali la sostenibilità ambientale e la sicurezza – aggiunge Lupi – ormai nel mercato globale dell’on-line si può trovare di tutto, anche gomme e batterie dell’auto. A seguire ci si trova di fronte al problema dello smaltimento dell’usato. Per i prodotti di marchi di qualità il prezzo è fisso, condiviso anche tramite canali ufficiali: la differenza la crea il valore aggiunto e la garanzia di un riciclo corretto e totale, un valore importante, sia per il gommista che per l’automobilista.”

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