“E’ arrivato il momento di disarmare i profeti del pessimismo. Il Mezzogiorno, tutto il Sud del nostro Paese, e prima di tutto la Campania, sono territori eccezionali ai quali non mancano risorse finanziarie consistenti e, soprattutto, risorse umane da primato. Questa regione ha in tasca 5 miliardi di euro della programmazione comunitaria 2014/2020. Se aggiungiamo i fondi del MasterPlan regionale e quelli della città Metropolitana di Napoli la cifra finale è molto, molto rilevante. Ora bisogna rimboccarsi le maniche e cominciare a spendere, a investire: progetti ad alto impatto, subito cantierabili”. Lo ha dichiarato il Segretario Generale della Cna, Sergio Silvestrini, conversando con i giornalisti a margine della tavola rotonda organizzata oggi pomeriggio dalla Cna a Napoli presso la Mostra d’Oltremare sul tema “Accorpamento territoriale e prospettive di crescita”.
“Non nascondo che in Campania il tessuto sociale è lacero, che ogni giorno emerge l’immagine di un territorio senza prospettive positive, che il tasso di disoccupazione è il doppio di quello nazionale, che l’emigrazione non si arresta, che l’illegalità è diffusa, che i servizi pubblici sono scadenti – ha proseguito Silvestrini – ma questo è solo un lato della medaglia, quello che viene agitato ogni giorno dai profeti di sventura e dai guru dei lamenti a raffica. In questo coro non cantiamo. La Cna con le sue imprese, con i suoi artigiani tocca con mano ogni giorno la insuperabile creatività, la vivacità, l’intelligenza, l’accoglienza, l’intraprendenza e la solidarietà di questo popolo”.
“C’è in giro una percepibile voglia di riscatto. Una inversione di tendenza confermata anche dai numeri sull’occupazione nel 2016 (più 60 mila unità) tre volte superiore in percentuale al dato nazionale. Il capitale di intelligenze e di energie dei giovani è immenso – ha concluso Silvestrini – Apple lo ha capito ed ha impiantato a Napoli un grande centro di formazione. Ora dobbiamo mettere a fuoco progetti in grado di funzionare da driver per lo sviluppo: una nuova logistica sui porti in chiave euro-mediterranea, collegata alle filiere territoriali di infrastrutture e servizi di trasporto; la rigenerazione urbana a partire da Napoli; la trasformazione della ‘Federico II’ in un grande incubatore ed attrattore di start up digitali e innovative. La Campania e il Sud hanno tutte le condizioni per combattere e per vincere la sfida dello sviluppo”.