“Il problema più grave del Mezzogiorno non è la carenza di risorse. Lo dimostra la gestione disastrosa dei fondi strutturali europei 2007/2013. Ma il cambio di passo è a portata di mano: da qui al 2020 sono disponibili altri 30 miliardi di euro, che si raddoppieranno per effetto del cofinanziamento nazionale e regionale. E’ un’occasione irripetibile per il Sud e per l’Italia intera. Un’occasione per far ripartire il sistema Paese, perché senza lo sviluppo delle regioni meridionali non riteniamo ci possa essere una crescita complessiva solida”. Lo ha dichiarato Sergio Silvestrini, Segretario Generale della Cna, intervenendo oggi al convegno “Per una nuova politica di risanamento urbano”, tenuto a Cagliari.
“L’impiego dei fondi europei va, però, ribaltato, per evitare il ripetersi di precedenti errori. Abbiamo constatato – ha aggiunto – come il sostegno agli investimenti, negli anni passati, non abbia garantito parità di accesso alle imprese di micro e piccola dimensione. Tutta la politica degli incentivi, invece, deve funzionare in modo snello, semplice, veloce e rapido ed essere, di norma, calibrata sul piccolo taglio per ottenere il massimo dell’efficacia”.
“Particolare attenzione va dedicata – ha proseguito – allo sviluppo di settori di lunga specializzazione, spesso ingiustamente trascurati, come l’agroindustria. Altrettanto impegno meritano i beni culturali e ambientali. Il Mezzogiorno ne dispone in gran copia, ma finora non li ha messi a frutto. E’ necessaria una svolta. Identità ed economia, nel nostro Paese, dipendono da cultura e bellezza, dalla tutela del passato e delle sue sedimentazioni, dalle attività originate da tali ricchezze, il turismo in primo luogo”.
“In questa prospettiva – ha concluso Silvestrini – processi di manutenzione diffusa, come quello oggetto dell’iniziativa di oggi qui in Sardegna, rappresentano una premessa fondamentale per una solida e coerente valorizzazione del territorio”.