Nella prestigiosa cornice dell’Auditorium Giovanni Arvedi del Museo del Violino di Cremona, si è svolta sabato scorso 27 giugno, l’annuale Assemblea di CNA Lombardia dal titolo “La cultura come leva di sviluppo dei territori”. Una scelta di rilievo quella dell’Associazione Regionale di svolgere l’assemblea in un nuovo piccolo gioiello che ha arricchito Cremona ed il suo già affascinante centro storico.
Il Presidente di CNA Lombardia Daniele Parolo insieme a Sergio Silvestrini, Segretario Generale CNA Nazionale, a Cristina Cappellini, Assessore alle Culture di Regionale Lombardia, a Giovanni Carlo Federico Villa, dell’UNIBG e Curatore Mostra Palma il Vecchio e Virginia Villa, Direttrice del Museo del Violino, sono gli illustri ospiti intervenuti all’Assemblea della CNA Lombardia moderata da Giovanni Palisto, giornalista TV di Cremona1.
L’Assemblea è stata preceduta dall’esibizione al violino di Lena Yokoyama, violinista vincitrice di numerosi premi internazionali che è una degli incaricati dalla Fondazione Stradivari di effettuare pubbliche audizioni con gli strumenti conservati nella preziosa collezione del Museo del Violino di Cremona. Lena ha aperto l’Assemblea suonando un prezioso violino Guarnieri del Gesù del 1734 di proprietà della Fondazione Staufler messo gentilmente a disposizione dal Museo, facendo così ascoltare a tutti gli intervenuti la voce di un capolavoro offrendo attimi di intensa e indimenticabile poesia.
Giuseppe Vivace, Segretario CNA Lombardia ha spiegato il perché della scelta della location e del tema per l’Assemblea del 2015. “Avremmo potuto parlare di fisco, ancora pesante e frenante lo sviluppo delle imprese; di credito, che tuttora manca oppure di una burocrazia invadente e pressante. Tutti temi che ci preoccupano e preoccupano la vita delle nostre imprese. Invece abbiamo scelto la cultura, una parola spesso bistrattata anche dalle politiche pubbliche, con pochi investimenti, poca attenzione. Eppure di cultura, di arte, si mangia per dirla senza tanti giri di parole. Cremona città di Stradivari, patria del violino, ma non solo. Abbiamo scelto questa città perchè è l’esempio più alto di come l’arte incontra l’artigianato e di come spesso i confini tra arte e artigianato siano davvero sottilissimi. Creatività, genio e manualità a Cremona sono di casa e quando si incontrano creano i grandi capolavori, basta pensare a quanto artigianato c’è dietro un opera teatrale. Costumisti, estetiste, parrucchieri, elettricisti, tecnici del suono, operatori della comunicazione e del digitale, trasporti, solo per fare qualche esempio. Senza quell’artigianato, quelle professionalità, quell’opera non potrebbe andare in scena. Dietro ogni cosa di grande valore c’è l’uomo e la sua maestria, spesso dietro c’è il lavoro artigiano”.
Il primo intervento riservato all’Assessore Regionale alle Culture, Cristina Cappellini: “Fare rete, aprirsi anche a Regioni vicini, in un’ottica che sia sovra-regionale spingendo in questa direzione anche con interventi economici per la valorizzazione di un patrimonio che abbiamo che è straordinario e che non sempre, anche gli stessi cittadini, è così apprezzato. Con un occhio ai progetti europei abbiamo cercato di costruire due direttrici una di conservazione e l’altra di valorizzazione del patrimonio regionale che abbiamo al fine di consentirci di uscire da quella chiusura dove siamo stati per molti anni, guardando al futuro, alle nuove tecnologie ai nuovi strumenti che consentano di unire in un binomio tradizione e innovazione”.
“Siamo consapevoli che il fattore “cultura” è una delle grandi risorse, forse la più grande, del nostro Paese – afferma Daniele Parolo, Presidente di CNA Lombardia – che nella parola artigianato, cioè chi siamo e l’ambiente in cui operiamo, la radice è “arte”. Cremona è nota al modo per i suoi artigiani liutai del passato e del presente e questa è una risorsa per la città, insieme alle molte altre del settore agroalimentare. Ma analoghe risorse si trovano in molti altri luoghi del nostro territorio; parlo della Lombardia, ma penso anche alle altre regioni. Luoghi in cui gli artigiani sono protagonisti, quelli che hanno fatto e che fanno l’Italia. Continuiamo a dire a chi ci rappresenta politicamente che senza l’artigianato con non ci sarebbe l’Italia, questa Italia”.
“E’ recentemente stata riscoperta anche la manualità del lavoro – afferma nel suo intervento conclusivo Sergio Silvestrini, Segretario Generale della CNA Nazionale – ma non solo per una questione economica, ma anche per una questione antropologica. La perdita di valori che c’è oggi nel mondo forse può essere superata dando un senso al lavoro che oggi si fa, e l’artigianato e l’artigiano in quanto tante, riesce a dare un senso al proprio lavoro, facendo cose, facendole bene, con impegno, con intelligenza, con professionalità. Questo è quello che penso debba essere questo nostro Paese che merita di più rispetto alla considerazione che spesso si ha di lui”.
“Siamo stati molto orgogliosi di poter ospitare nuovamente a Cremona l’Assemblea Regionale di CNA – afferma Giovanni Bozzini, Presidente di CNA Cremona -. E’ una ridicola convinzione che molti ancora hanno che “con la cultura non si mangia”. Oggi abbiamo dimostrato come ci siamo molte imprese e professionisti che ruotano intorno al mondo della cultura, portando benefici ed opportunità di crescita nei territori che si occupano di arte e creatività. CNA Cremona ha deciso di sostenere il Museo del Violino perché crede nel suo progetto, dato che oltre agli effetti sull’occupazione, sull’indotto e alla ricaduta economica, ci sono aspetti legati al miglioramento della qualità della vita di chi frequenta i luoghi di cultura. Non c’è bisogno di inventarsi strane formule per creare sviluppo, basterebbe mettere tutti nelle condizioni di sfruttare quelle che già ci sono e che il patrimonio di questo territorio mette a disposizione”.