Due imprese su dieci usufruiranno dell’opportunità ma senza dargli alcun seguito. Due su dieci sono indecise e quindi aspetteranno eventuali sviluppi per un’azione successiva. Sei su dieci, dopo un’analisi meritocratica del giovane, intendono invece proseguire il rapporto in modo stabile. E di queste sei, cinque lo faranno per dare un nuovo impulso all’impresa, una per intraprendere il percorso del ricambio generazionale. Nei giorni di avvio delle selezioni per i giovani che si candidano a entrare per sei mesi in una bottega scuola di artigianato, la Cna di Ascoli ha lanciato un mini sondaggio telefonico fra i propri associati del settore produzione e moda.
PIU’ DELLA META’ DELLE IMPRESE INTERVISTATE CONTANO DI TRASFORMARE LO STAGE IN UN RAPPORTO DI LAVORO PIU’ STABILE. Il risultato è che più della metà delle imprese intervistate ha intenzione, se il semestre di tirocinio andrà bene, di trasformare lo stage in un contratto di lavoro più stabile. Le interviste, realizzate per la Cna dalla funzionaria responsabile del settore produzione, Irene Cicchiello, testimoniano quindi che il percorso di formazione con la progettualità incentivante dello Stato o della Regione, pagano. La Cna di Ascoli Piceno è dunque in prima linea su questo fronte avendo appena vinto il bando nazionale per l’assegnazione delle “Botteghe di Mestiere 2016”. Il riconoscimento è andato alla filiera della Moda con il progetto “La qualità del Made in Italy”. “Saranno una decina le nostre aziende associate del settore manifatturiero legato al fashion – spiega Doriana Marini, presidente regionale e provinciale di Cna Federmoda – che ospiteranno, grazie all’azione che abbiamo portato a compimento come Cna di Ascoli, alcuni giovani che potranno avere formazione e contatto diretto in azienda con la produzione della filiera moda e con quello che è davvero sul campo il Made in Italy”.
OCCUPAZIONE E DIFESA DEL MADE IN ITALY GRAZIE ALLA CNA E AL FORMART CNA. “Le nostre imprese hanno bisogno di riavvicinare i giovani a quelle lavorazioni che fanno grande il Made in Italy nel mondo – dichiara il direttore della Cna Picena, Francesco Balloni – e il settore tessile e della moda è da sempre il primo segno distintivo della qualità italiana. L’accettazione del nostro progetto, grazie anche al lavoro svolto dal Formart Cna è un segnale importante che potremo trasmettere alle aziende che hanno partecipato ma anche a tutte le altre per indicare che perseguire innovazione e qualità, insieme al saper mettersi in rete, è una carta vincente”.
LE AZIENDE CNA CHE OSPITERANNO I GIOVANI. Le aziende associate alla Cna che avranno garantito l’accesso alle “Botteghe di mestiere”, ospitando tirocinanti per un periodo di 6 mesi sono: Itaclab srl di Leonia Cossiri (lavanderia industriale, Grottammare), Dienpi srl di Doriana Marini (etichette, San Benedetto del Tronto), Francesca Creazioni Sposa di Anna Maria di Chiara (abiti da sposa, Morrovalle), Roland Dg Mid Europe srl di Stefania Cimino (impresa digitale, Acquaviva Picena), Industrie Tessili Picene (confezioni abbigliamento, Ascoli Piceno), Confezioni Mary srl (capispalla, Ascoli Piceno), Sartoria di Anna Marini (sartoria, Ascoli Piceno), Sailmarker International srl Gianlorenzo Fiorenzi (tessuti, Numana), Effepi srl di Emanuela Pulcinelli (manifatturiero tessile, Senigallia).
IN CNA PER CANDIDARSI. In base alle specifiche del bando tutti gli interessati ad accedere alle botteghe scuola, in età compresa fra 18 e 35 anni, hanno anche la possibilità di rivolgersi – per chiarimenti e per la compilazione della domanda – negli uffici della Cna di Ascoli Piceno (0736.42176 – Marida Pulsoni) e di San Benedetto del Tronto (0735.658948 – Irene Cicchiello).