L’artigianato sarà uno dei dieci lavori più favoriti del prossimo decennio. A dirlo, anzi a dimostrarlo in una ricerca, è la rivista inglese di economia e stili di vita “The resident”, citata oggi da la Repubblica.
Nell’articolo intitolato “Al robot sopravvivveranno artigiani e geni informatici”, infatti, si legge: “I mercati in rete faciliteranno la vendita di manufatti artigianali e delle produzioni in quantità ridotte, destinati a soddisfare le esigenze di un numero di persone sempre crescente che preferisce il locale, il biologico, il creato su misura alle produzioni di massa”. E’ quanto emergerebbe da un’indagine condotta tra i centri di ricerca economici più accreditati del Regno Unito.
Sulla stessa linea anche Ian Pearson, autore del fortunato libro “You tomorrow”. Secondo l’autore, accanto al dilagare della tecnologia e dei robot, nel nostro futuro, ci sarà “assoluto bisogno di competenze umane e molti mestieri tradizionali rimarranno”. Riadattati magari, ma rimarranno.
Infine, anche per il Bureau of Labor Statistics (Bls) del Dipartimento Lavoro della Casa Bianca, per le produzioni su misura gli spazi in futuro sono destinati ad aumentare. Artigiani tradizionali della filiera della manuntenzione (in un’ottica ecologista e di ri-uso) e del tagliato su misura, nell’abbigliamento ma non solo. Ma anche artigiani, come idraulici ed elettricisti, capaci di reinventarsi e farsi contaminare da quelle tecnologie che caratterizzeranno sempre di più la nostra vita, senza tuttavia spazzare via le capacità manifatturiere. Anzi.