La legge manda in soffitta le vecchie caldaie e con il freddo arrivano i consigli degli installatori de La rete della Green Economy della CNA di Roma che, oltre a dispensare i consueti consigli sulla corretta manutenzione degli impianti, quest’anno offrono ai romani la possibilità di avere una spesa più sostenibile per comprare una nuova caldaia ad alto rendimento energetico. A beneficio dell’ambiente e con risparmi in bolletta fino al 30%. “La rete della Green Economy”, un’aggregazione di 53 imprese, conta su due importanti partnership: con un istituto finanziatore e con una casa produttrice marchigiana di caldaie (Radiant). In questo caso l’unione può fare la forza e permettere anche agli artigiani di garantire, oltre alla consueta professionalità, la rateizzazione, fino a ieri offerta solo da grandi players a livello nazionale e internazionale. Il vantaggio di affidarsi a “La rete della Green Economy”? Sfruttare l’opportunità delle rate senza vincolarsi a un contratto di fornitura pluriennale con le grandi imprese fornitrici di gas (per un sopralluogo gratuito, chiamare 06570151 o visitare il sito www.cnapmi.org).
A Roma sono circa 26.200 gli impianti centralizzati, pari a una potenza di 8.566 MW, mentre quelli autonomi superano quota 632mila, pari a una potenza installata stimata pari a circa 6.000 MW.
Il metano è utilizzato nell’86% degli impianti superiori a 35 kW e la quasi totalità degli impianti autonomi, inferiori a 35 kW; il gasolio interessa il 13% circa degli impianti centralizzati; i combustibili diversi (per lo più biodiesel, gpl, pellets) solo l’1% degli impianti centralizzati. In particolare il gpl risulta quello più utilizzato nelle zone periferiche delle città non servite dalla rete gas.
La direttiva europea ERP Ecodesign impone l’obbligo di immettere sul mercato soltanto caldaie a condensazione, che abbattono i consumi e le emissioni inquinanti.
Per acquistarle i cittadini possono beneficiare delle detrazioni fiscali del 65%.
Secondo i dati Enea, elaborati dalla CNA di Roma, la riqualificazione energetica ha riguardato per il 19% gli immobili costruiti tra il ’46 e il ’60; per l’8% quelli tra il 1920 e il 1945 e per l’8% quelli costruiti prima del 1920. Per quasi otto immobili su dieci gli interventi hanno riguardato la sostituzione degli infissi (77,4%), per poco più del il 16% gli impianti termici. Quanto agli sconti fiscali, Enea calcola che l’importo totale portato in detrazione nell’ultimo anno fiscale (2013) è di oltre 117 milioni di euro, per un risparmio totale generato che sfiora i 70 milioni di kWh/anno e un costo medio per intervento è di circa 8mila euro. Nel dettaglio: per la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio esistente nel 2013 si sono spesi oltre 204 milioni. Di questi, per la sostituzione degli infissi sono stati spesi 153 milioni; 37 milioni per le caldaie, stufe in pellets, pompe di calore eccetera; 6 milioni per i pannelli solari per la produzione di acqua calda.
E con l’arrivo del gran freddo arrivano i consigli degli artigiani della CNA di Roma. Ecco un vademecum indirizzato alle famiglie e agli amministratori di condominio per conservare gli impianti termici in sicurezza.
1. Appuntamento con tecnico abilitato. Per le caldaie a gas, il controllo deve essere effettuato periodicamente, almeno due settimane prima rispetto all’arrivo dei primi freddi, rispettando il calendario previsto dal costruttore nel libretto di istruzioni e ricorrendo all’intervento di un tecnico abilitato.
2. Gli inconvenienti di un intervento d’emergenza. Senza prevenzione, la caldaia può andare in blocco, rendendo necessario un intervento urgente con l’inconveniente di restare senza riscaldamento e acqua calda, non reperire tempestivamente il manutentore e pagare salato l’intervento.
3. Check up. I controlli devono riguardare:
a. il livello dell’acqua;
b. il funzionamento del termostato ambiente e la carica delle batterie;
c. lo spurgo dell’aria presente nei radiatori.
4. Efficienza energetica. Una caldaia ‘sostenibile’ garantisce efficienza, meno emissioni inquinanti e bollette più leggere.
5. Sicurezza. Per la sicurezza delle abitazioni e l’incolumità degli abitanti è opportuno che:
a. gli apparecchi di utilizzazione del gas siano installati in locali adeguatamente ventilati per consentire l’afflusso dell’aria per la combustione;
b. gli apparecchi che garantiscono la fuoriuscita dei fumi della combustione siano raccordati a sistemi di scarico (camini, canne fumarie, ecc.) efficienti;
c. siano sempre tenute sotto controllo perdite gas dai tubi.
6. Tubi a regola d’arte.