Un programma a 360 gradi per il mondo dell’installazione e impiantistica della provincia di Rovigo, ma non solo, è stato l’oggetto della conferenza stampa organizzata dalla Cna Installazione e Impianti per elencare le numerose iniziative in programma ma soprattutto per ribadire la forte attenzione ai temi del risparmio energetico e della salvaguardia dell’ambiente. Sono intervenuti Antonio Fantoni, presidente di Cna Installazione e Impianti, Alessandro Monini direttore della Cna Rovigo e Franco Cestonaro funzionario della Cna Rovigo Impiantisti e Installatori. Il tutto con un’attenzione anche al sociale.
“Abbiamo fatto una valutazione da parte della categoria – affermano Fantoni e Cestonaro – per garantire da parte di tutti gli artigiani aderenti un intervento concreto su 100 famiglie bisognose per la manutenzione degli impianti. Ci sta a cuore la sicurezza e la qualità della vita anche per chi non può permettersi il costo di quello che riteniamo un investimento per la sicurezza. Di sicuro ci coordineremo con le amministrazioni comunali del territorio polesano e il progetto, a meno di interventi urgenti da valutare, riguarderà la campagna invernale 2016/2017.”
Il programma presentato dalla Cna prevede un primo incontro sabato prossimo dalle 8.45 sulla nuova disposizione chiamata 7129/2015 presso la Sala Rigolin del Censer a Rovigo. Mercoledì 24 febbraio alle ore 18.30 presso la Pescheria Nuova di Rovigo sarà la volta di un incontro su installazione e manutenzione delle stufe a pellet e a legna mentre il 4 marzo alle ore 9 presso la sala bisaglia del Censer la Cna concluderà il ciclo degli incontri parlando del Catasto Regionale CIRCE che coinvolge tutti i manutentori della nostra provincia.
“Il mondo dell’impiantistica – commenta Cestonaro – tocca in provincia di Rovigo 835 aziende con 2100 addetti ai quali vanno sommati 870 titolari per un totale di oltre 3000 addetti. Solo nel 2015 la Cna ha sviluppato oltre 2000 ore di formazione e aggiornamento perché siamo consapevoli che il mercato è cambiato nel settore anche per l’emanazione di nuove leggi in materia con la necessità anche di individuare le nuove competenze e conseguentemente formarle.”
“Il mercato sta cambiando – dichiara Antonio Fantoni -. Nel mondo dell’edilizia si sono avute contrazioni mentre nel settore impiantistico l’occupazione è aumentata. Come Cna abbiamo alcune priorità come la riduzione dell’impatto energetico ma dobbiamo lavorare anche sulla riduzione dell’inquinamento e incidere sul rispetto dell’ambiente. Come Cna per esempio proponiamo di andare ad individuare un costo energetico del combustibile in relazione all’impatto sull’ambiente per incidere sulla qualità della vita.
La serie di iniziative messe in campo – continua Fantoni – vanno nella direzione di allinearci velocemente per rispettare gli obblighi e qualificare le imprese che sono coinvolte confrontandoci anche i professionisti del settore. Tocchiamo anche l’aspetto legato alla sicurezza delle case di tutti noi e siamo toccati pesantemente anche dalla tecnologia come ad esempio le energie rinnovabili, la fibra, la domotica, internet. Dobbiamo in sintesi fare tutti insieme un salto culturale.”
In materia ambientale è deciso l’intervento di Alessandro Monini: “Credo che come associazione – sottolinea il direttore di Cna – stiamo raccogliendo la sfida della sostenibilità ambientale. Oggi stiamo parlando di impiantisti ma anche altre sono le categorie di interesse. In generale dico che dobbiamo passare dalla fase di emergenza alla prevenzione. C’è il problema del Pm10 ogni anno e ormai non è più episodico. Dico no – insiste Monini – a interventi spot per la diminuzione dei gradi del riscaldamento o altri aggravi per le imprese come gli ultimi provvedimenti che toccano i forni a legna. Qui si tratta di diffondere la cultura della sostenibilità ambientale. Le imprese artigiane possono dare il loro contributo in competenza e professionalità anche con un ruolo sociale dell’impresa artigiana.”