Aumentare la competitività dei territori grazie a una tassazione locale “a misura d’impresa”. Questo l’obiettivo di CNA Reggio Emilia, che ha incontrato i Sindaci dell’Unione dei Comuni Tresinaro Secchia, nell’ambito di un programma di sensibilizzazione degli amministratori locali sui temi più importanti per lo sviluppo delle imprese del territorio.
Nel caso dei Comuni del comprensorio ceramico reggiano, il direttivo CNA di area e la sua Presidente Tiziana Elgari, hanno posto l’accento sul tema della pressione fiscale come elemento di competitività del territorio, partendo da un caso reale che si è verificato nel comune di Casalgrande, che ha attirato gli investimenti di un’impresa del comprensorio ceramico modenese grazie a una diversificazione delle aliquote con riduzioni per gli immobili strumentali.
Anche grazie all’azione di CNA che nel tempo ha ripetutamente sollecitato i sindaci del territorio a contenere l’impatto dell’IMU sui capannoni e i negozi, le “prime case” degli imprenditori, oggi il distretto ceramiche reggiano si trova “in vantaggio” rispetto ad aree produttive confinanti dove gli amministratori pubblici hanno operato diversamente, perché è innegabile che il tema della tassazione locale è notevolmente aumentato negli ultimi anni.
Oggi la sfida si rinnova perché ci possono essere leve che abbassano la pressione fiscale sulle imprese senza far pesare ciò sulle casse dei Comuni.
“È a questo proposito che anche una minima variazione percentuale sull’aliquota Imu o Tasi può fare la differenza sull’attrattività di un territorio – ha sottolineato Tiziana Elgari – in quanto la fiscalità territoriale è oramai un fattore di politica economica in mano agli amministratori locali che non può e non deve essere sottovalutato. Siamo contenti di aver riscontrato interesse e la giusta sensibilità da parte dei sindaci presenti, che hanno colto, e alcuni già adottato, una tassazione “più attenta” ai problemi delle imprese”.
È stata proprio l’Associazione di Via Maiella a segnalare, infatti, in che modo è possibile ridurre il carico fiscale giocando sul mix Tasi-Imu: l’Imu è detraibile al 20%, la Tasi al 100%. A conti fatti, anche i Comuni che hanno necessità di aumentare le aliquote, agendo solo sulla Tasi possono far sì che l’aumento gravi di meno sulle imprese, che possono scaricarla totalmente. Nel caso in cui non ci sia bisogno di aumenti, utilizzando questo accorgimento le imprese potrebbero addirittura pagare qualcosa in meno.
Un suggerimento tanto più utile per i Comuni in fase di bilancio.
Ma le proposte concrete di CNA per il rilancio del sistema produttivo locale non si fermano qui: sul fronte lavoro, è stata ribadita la necessità di “spacchettare” gli appalti il più possibile, in modo da consentire la partecipazione a un numero maggiore di piccole imprese locali e eliminare il sistema del massimo ribasso.
Per aumentare il livello di sicurezza per cittadini e imprese, l’Associazione si è messa a disposizione per collaborare con l’Unione su un progetto speciale per la diffusione della banda ultra larga, sia su rete cablata che via etere, per istallare “telecamere intelligenti” nelle aree più colpite dalla criminalità.
“Il nostro contributo, sinergico con i Comuni – ha concluso la Presidente Elgari – vuole essere di marketing territoriale con la definizione di alcuni progetti, programmi e strategie condivise volte a garantire lo sviluppo dei Comuni dell’Unione territoriale nel lungo periodo. Sempre di più un’impresa, in particolare se è piccola, nello scegliere dove localizzarsi prenderà in considerazione i temi che abbiamo portato all’attenzione dei sindaci, bassa pressione tributaria, i piccoli appalti, start up d’impresa, legalità, sicurezza e lotta all’abusivismo, semplificazione urbanistica, servizi pubblici, viabilità e banda veloce”.