Assemblea degli autotrasportatori CNA Fita: appuntamento sabato 5 novembre, alle ore 9, nell’auditorium dell’associazione ad Arezzo. “La situazione del settore continua ad essere grave – afferma il Presidente Giuseppe Brasini. Non solo per la crisi economica ma anche perché si continua a considerare centrale il grande trasporto invece della piccola impresa. Una scelta illogica anche considerando, semplicemente, la conformazione del nostro paese e la sua viabilità. E la piccola impresa viene sistematicamente penalizzata. Da tutti. Non ultime le case costruttrici dei mezzi che utilizziamo”. Ma la reazione di CNA Fita è stata dura: “siamo ormai pronti all’azione giudiziale collettiva contro i produttori di veicoli commerciali e industriali condannati, dall’Antitrust, alla sanzione più alta mai registrata nella storia dell’Unione Europea, pari a tre miliardi di euro. Multa che è stata decisa per punire i comportamenti illeciti portati avanti dai costruttori coinvolti dal 1997 al 2011. Quattordici anni in cui i vertici dei vari marchi si sono incontrati e accordati su aumenti dei prezzi e tempistica per l’introduzione di tecnologie anti-inquinamento”.
CNA Fita ha quindi promosso l’azione legale risarcitoria nella convinzione che le case costruttrici in questione debbano indennizzare gli imprenditori per i maggiori costi che a causa dei loro scorretti patti hanno dovuto sostenere. L’adesione all’azione collettiva sarà totalmente gratuita e quindi senza alcun onere da sostenere per gli associati CNA Fita.
“Sabato affronteremo altri due temi oggi centrali per la categoria – prosegue Brasini. Il primo è rappresentato dai contributi per l’acquisto di mezzi con motore Euro 6. Nonostante il nostro apprezzamento nei confronti del Ministero dei Trasporti che ha emanato il decreto che eroga 24 milioni per contributi destinati all’acquisto di veicoli pesanti con motore euro 6, purtroppo tali investimenti sono molto onerosi e le piccole imprese artigiane non hanno la liquidità per sostenerli, pertanto queste manovre finanziare vanno sempre a favore delle grandi imprese”.
Il bando favorisce l’acquisizione di equipaggiamenti intermodali e di sistemi elettronici per la gestione delle flotte e l’aggregazione tra imprese. I contributi sono destinati a cinque diversi obiettivi: acquisto di veicoli industriali e l’importo per singola unità è pari a 7000 euro (ossia il 60% del sovrapprezzo dell’Euro 6 rispetto all’Euro 5); rinnovo del parco dei veicoli trainati – rimorchi e semirimorchi – attraverso la rottamazione di unità più vecchie di dieci anni e il contestuale acquisto di unità nuove adibite al trasporto di container o casse mobili di categoria O4. Il contributo è pari al 25% del costo di acquisizione; acquisto di beni destinati al trasporto intermodale con un contributo pari al 20% del costo di acquisizione; progetti d’investimento per l’ammodernamento tecnologico delle imprese con contributo pari al 20% del costo di acquisizione; investimenti per l’elaborazione e l’attuazione in forma aggregata di progetti tra imprese di trasporto e logistica. In questo caso, il contributo copre le spese di consulenza, amministrative e notarili relative alla realizzazione dell’aggregazione. Il contributo è pari al 50% della spesa sostenuta”.
Il terzo e ultimo tema di sabato sarà quello dell’adozione dei sistemi integrativi per il miglioramento della sicurezza sul lavoro che consentono l’abbattimento dei premi Inail e l’argomento sarà sviluppato da Oasi Consulting.