Dodici imprese, dodici storie diverse che però hanno tanto in comune. E non solo l’età anagrafica (sono nate dopo il 1° gennaio 2013) e le radici nello stesso territorio, la provincia di Viterbo, ma la creatività, il coraggio e la capacità di interpretare le evoluzioni delle nostre migliori tradizioni e generare innovazione. Parliamo di Aquarubra di Elisa Formicola, Bruno Chitarrini Visual Designer, CuDriEc, Degrad di Carlo Ciambella, Etoile di Alice di Francesca d’Errico, Fornace Cotto Antico di Eleonora Chiacchella, Hubstract – Made for Art, Il Pane Senza Grane di Anna Cimarra, Laboratorio Senza Glutine di Paolo Santamaria, NITaly, Ttouch e Whead.
La CNA di Viterbo e Civitavecchia le presenterà lunedì 24 ottobre a Viterbo, nello Spazio Attivo di BIC Lazio, perché sono candidate al Premio Cambiamenti, istituito dalla CNA nazionale, in occasione del suo 70° anniversario, con l’obiettivo di far emergere le imprese avviate da meno di tre anni che meglio hanno saputo innovare processi e/o prodotti in chiave di sviluppo futuro. E, grazie alla loro adesione, la Tuscia è presente in tutte e tre le sezioni previste: start up del made in Italy e tradizione, start up innovative e tecnologiche, start up di promozione dell’Italia.
Saranno gli stessi imprenditori a raccontare i loro progetti ovvero le varie declinazioni dell’innovazione. Tema, quest’ultimo, sul quale interverranno anche Gian Paolo Manzella, consigliere regionale del Lazio, Laura Tassinari, direttore generale di BIC Lazio, e Luca Iaia, responsabile nazionale di CNA Digitale e coordinatore dei Giovani Imprenditori. Coordinatrice dell’incontro, Luigia Melaragni, segretaria della CNA di Viterbo e Civitavecchia.
L’appuntamento è fissato per le ore 16,30. “Per la valutazione delle candidature ammesse, più di 500, è al lavoro una commissione nazionale. L’esito sarà reso noto il 30 novembre. Ci sembra tuttavia importante far conoscere e valorizzare le energie creative e le competenze di persone che arricchiscono la cultura e l’economia del nostro territorio”, afferma Melaragni, esprimendo soddisfazione per il numero e, soprattutto, l’alta qualità dei progetti imprenditoriali presentati.
Focus, dunque, sulla cultura d’impresa e sulle potenzialità delle nostre start up, sulle connessioni fra tradizione e innovazione.