L’arte di ridare vita alle auto d’epoca

Trasformare un ‘relitto’ in un’opera d’arte. Rigorosamente a quattro ruote. E’ l’obiettivo, da 60 anni a questa parte, del Laboratorio Lopane: una piccola impresa, più che a conduzione, a passione famigliare. Passione che negli anni si è concentrata sempre più sulle macchine d’epoca, che nel Laboratorio Lopane, a Cormano (in provincia di Milano), ritrovano vita e soprattutto valore.
Fondato negli anni ’50 da Alfredo Lopane, nel tempo, accanto all’attività di carrozzeria tradizionale, l’attenzione del Laboratorio comincia a rivolgersi sempre di più alle auto d’epoca. E nel 2011, quando il timone dell’azienda passa ai figli di Alfredo, Andrea e Alberto, “fin da subito – racconta Andrea – la necessità è stata di smarcarci dal settore dell’automotive e dedicarci esclusivamente al restauro di auto molto importanti”.
Auto dal valore di 100 mila euro in su, considerando che “un restauro integrale può arrivare a costare esattamente la stessa cifra, se non di più – spiega Andrea – per una media di due anni di lavoro ad automobile”.
Nel laboratorio Lopane arrivano quelli che in gergo si chiamano relitti, cioè auto d’epoca nella maggior parte dei casi non funzionanti. Dopo essere stati smontati e fotografati, pezzo per pezzo, viene rimossa tutta la vernice, vengono pulite le lamiere, poi tagliate e ricostruite a mano. Sempre a mano si ricrea l’intera carrozzeria, si vernicia, riassembla e allestisce la macchina. “Spesso la ricerca dei pezzi attraversa il mondo – spiega Andrea – è un lavoro stimolante e divertente ma anche molto lungo e costoso”.
In realtà, il costo del lavoro si diluisce nel restauro stesso. “Una macchina entra con un valore di 100 mila euro – spiega Lopane – e dopo due anni esce che ne vale 350 mila. Sono auto che hanno una storia, che spesso hanno partecipato a competizioni importanti o sono appartenute a personaggi importanti e ogni fase del lavoro va fatta con un approccio più severo rispetto alle macchine normali”.
Storia ma anche futuro: il Laboratorio Lopane è continuamente alla ricerca di innovazione tecnologica, tanto da essere stato premiato anche dalla Apple per aver personalizzato una loro applicazione. “E’ un’app che ci consente di fotografare e registrare ogni fase del processo – spiega Lopane – in modo che a restauro terminato possiamo consegnare al cliente un vero e proprio book, con il prima, il dopo, le ore lavorate. Una documentazione che entrerà a far parte della storia della macchina, rappresentando un servizio in più per il cliente e un valore aggiunto per l’auto”.
Il Laboratorio Lopane, inoltre, grazie anche a un bando CNA, ha avviato da tempo una collaborazione con il Politecnico di Milano, per applicare tecnologie 3D al loro settore. “In alcuni casi non è possibile recuperare dei pezzi – spiega Andrea– la scansione, riprogettazione e la stampa 3D ci permettono di riprodurre perfettamente delle parti compromesse o non più integre che prima erano affidate solo alla bravura dei battilastra, accelerando e migliorando l’intero processo”.
“Grazie alle tecnologie – conclude Andrea – abbiamo avviato collaborazioni anche con nuove figure come designer o architetti. Il mercato c’è, ma bisogna sporcarsi le mani ed essere umili, cosa che molto spesso i giovani non sono disposti a fare”.