CNA apprezza il ritorno della delega del Turismo al ministero dei Beni culturali realizzato con l’approvazione del Dl sul riordino dei ministeri. Una scelta che può permettere l’integrazione tra turismo e cultura di cui l’Italia, che vanta oltre 50 siti Unesco, ha bisogno per valorizzare le proprie potenzialità nel settore.
Per CNA questa decisione è coerente con gli obiettivi di sviluppo in modo integrato delle aree strategiche di attrazione turistica, dei relativi prodotti e delle destinazioni emergenti, contenuti nel Piano strategico di sviluppo del turismo 2017/2022, che potrà favorire l’accrescimento delle competenze e il rafforzamento dell’attrazione del marchio Italia.
CNA è disponibile, anche attraverso la partecipazione al Comitato permanente per la promozione del turismo in Italia, a contribuire alle politiche nazionali, regionali e territoriali del turismo mirate al raggiungimento degli obiettivi strategici per il settore.
D’altronde, come ha affermato il Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini, “l’approvazione del decreto legge ministeri, che riporta il turismo nella naturale collocazione del ministero per i beni e le attività culturali, restituisce piena dignità a un settore cruciale per la crescita sostenibile del Paese. La valorizzazione del patrimonio culturale italiano e la promozione turistica nazionale e internazionale dei nostri territori tornano così a integrarsi in una visione complessiva capace di contribuire a uno sviluppo armonioso della comunità”.