“È stata un’assemblea speciale”, ha sintetizzato il direttore di CNA Emilia Romagna, Fabio Bezzi, in riferimento all’assemblea regionale CNA Emilia Romagna che si è tenuta ieri, 20 gennaio, al Teatro Arena del Sole di Bologna e con la partecipazione dei candidati alla presidenza della regione, ai quali è stato sottoposto un documento con le proposte e le azioni necessarie per una maggiore vicinanza alle piccole imprese, vero motore dell’economia regionale.
“Un grande evento – ha continuato Bezzi – forse la più grande assemblea regionale mai organizzata, non soltanto per la straordinaria partecipazione che ha riunito in sala oltre 800 imprenditori, ma anche e soprattutto per i temi che abbiamo portato all’attenzione dei candidati. Temi cari alla piccola impresa, formulati in un vero e proprio accordo di mandato redatto dopo un lungo lavoro di condivisione, frutto del lavoro di circa 600 persone tra imprenditori e funzionari della Confederazione.”
L’assemblea si è aperta sulle note dell’inno rap di CNA “Imprenditori supereroi” e con un video racconto delle principali azioni della Confederazione regionale dall’inizio del mandato dell’attuale presidenza.
L’intervento di Dario Costantini, presidente di CNA Emilia Romagna, ha ripercorso la costruzione dell’accordo di mandato consegnato ai candidati presenti: Domenico Battaglia, Simone Benini, Stefano Bonaccini, Lucia Borgonzoni, Marta Collot, Stefano Lugli.
Un documento basato sui temi chiave – fiscalità, burocrazia, abusivismo, infrastrutture, politiche del credito, investimenti, internazionalizzazione, competenze, giovani, innovazione, economia circolare e sostenibilità, turismo e valorizzazione del territorio– illustrati in video, attraverso le parole di 12 imprenditori.
“In Emilia-Romagna – ha puntualizzato Costantini – le grandi imprese hanno recuperato i livelli pre-crisi, le medie imprese stanno recuperando, le micro imprese, quelle con meno di dieci addetti, sono ancora lontane, invece, dai numeri del 2008. In quell’anno, le imprese artigiane erano più di 147mila, dieci anni dopo ne abbiamo contate 127mila. Significa che in Emilia-Romagna mancano all’appello oltre 20mila imprese artigiane. Nonostante ciò, nella nostra regione le imprese con meno di dieci addetti rappresentano il 93% delle imprese, producono il 30% del valore aggiunto e danno lavoro al 40% degli addetti totali”.
L’evento è proseguito con il dibattito con i candidati condotto dal direttore de “Il Resto del Carlino”, Michele Brambilla, che al termine li ha invitati a sottoscrivere con una firma simbolica l’accordo di mandato di CNA Emilia Romagna.
Al termine del dibattito si è svolta la seconda edizione del “Premio CNA Emilia Romagna”, un riconoscimento per l’impegno sociale a una personalità che nel corso dell’anno si è particolarmente distinto nella regione. Quest’anno il riconoscimento, un manufatto unico creato per l’occasione con il lavoro congiunto di tre artigiani-artisti del mondo CNA, è stato conferito al cardinale Matteo Maria Zuppi.
L’intervento conclusivo è stato affidato al presidente nazionale di CNA, Daniele Vaccarino. “È straordinario essere qui insieme a 800 imprenditori, nel tardo pomeriggio di un lunedì – ha sottolineato – quando normalmente siamo nelle aziende a fare il nostro lavoro: questo dimostra un attaccamento alla nostra Confederazione, una volontà di esserci, che ci riempie il cuore, di orgoglio, e ci dà lo stimolo per fare sempre di più e sempre meglio. Il mio primo ringraziamento va a tutti voi”.
Sul confronto politico, il presidente Vaccarino ha precisato: “Noi non siamo amanti degli slogan e dei tweet, a noi piace approfondire le tematiche che stanno a cuore alle piccole imprese perché solo attraverso l’approfondimento possiamo individuare i percorsi che ci consentono di andare meglio e di andare avanti. Sono orgoglioso che questo dibattito sia avvenuto in CNA. Questa è una CNA che riempie di orgoglio”.
L’assemblea si è quindi chiusa con la consegna dei premi “Patto per il Lavoro”, assegnati a un’impresa per ciascuna provincia della regione che nel triennio 2016-2018 si è particolarmente distinta per la creazione di posti di lavoro.