Oggi tira giù il sipario, per quest’anno, VicenzaOro January – The Jewellery Boutique Show. L’edizione si è rivelata particolarmente significativa con un totale di 1.500 espositori provenienti da 120 nazioni. Il primo appuntamento per il 2020 del calendario internazionale del settore della gioielleria, un appuntamento irrinunciabile per gli addetti ai lavori, e non solo, per scoprire le ultime collezioni, i prodotti di tendenza e tutte le novità in fatto di design e di innovazione tecnologica. Il meglio del Made in Italy e della produzione internazionale in un’atmosfera brillante tra oro, bellezza e cultura, per un’esperienza unica a 360 gradi.
I gioielli aretini hanno riscosso discreta attenzione da parte dei numerosi buyer esteri presenti. Un interesse che fa ben sperare per il futuro del settore pur nell’incognita causata dal forte rialzo del prezzo del metallo che può condizionare ordinativi e piani di produzione delle aziende.
Il Presidente della Camera di Commercio, Massimo Guasconi e il Segretario Generale, Giuseppe Salvini, presenti alla cerimonia di inaugurazione ufficiale della manifestazione vicentina, hanno voluto manifestare la vicinanza e l’attenzione della Camera di Commercio agli imprenditori aretini impegnati per sei giorni nella promozione delle proprie produzioni, che ormai sono delle vere e proprie collezioni di alta moda grazie al livello di fashion design e a quello di innovazione raggiunto nelle tecniche di lavorazione.
La città di Arezzo si conferma, infatti, il distretto più importante del settore con 1.202 aziende attive e con 7.964 addetti, contro le 745 imprese attive con 5.126 addetti presenti nel distretto di Alessandria e le 538 aziende con 4.362 addetti operanti a Vicenza.
Un primato conquistato a livello nazionale anche nell’export grazie al contributo determinante della componente dei metalli preziosi, che nel terzo trimestre 2019 le ha consentito di raggiungere il valore complessivo dell’export dell’intero 2018.
La performance dei metalli preziosi – i cosiddetti “lingotti” – si è rivelata proprio la voce più importante dell’export provinciale con 2, 963 miliardi di euro su un totale di 6,5 miliardi: in forte crescita rispetto allo stesso periodo del 2018 (+84,4%). Rispetto agli altri distretti concorrenti il divario è particolarmente rilevante: Vicenza ha un export di metalli preziosi pari a 172 milioni, Alessandria di 218 milioni.
I principali mercati di riferimento dell’export orafo aretino confermano al primo posto gli Emirati Arabi Uniti che, con un valore di circa 415 milioni di euro, crescono del 14,3% rispetto ai primi 9 mesi del 2018. Hong Kong, al secondo posto con 234 milioni di euro, fa segnare un +10,7%, mentre al terzo posto si posiziona la Turchia con 141 milioni ed una crescita del 15,5%.
Sia per i metalli preziosi che per l’oreficeria, è il prezzo dell’oro che costituisce una variabile tutt’altro che trascurabile. Nei periodi presi in esame sono cresciute le incertezze delle prospettive economiche mondiali, soprattutto per la debolezza del commercio internazionale, per le tensioni legate all’adozione di politiche protezionistiche e per l’elevata conflittualità internazionale. Incertezza che ha incrementato la domanda di oro come bene rifugio. I risultati dell’export del comparto orafo vanno quindi depurati dall’aumento del prezzo del metallo, il che ridimensiona in maniera significativa le performance di crescita, pur confermando l’andamento positivo dei settori.