Un’emergenza nell’emergenza quella a cui stiamo assistendo negli ultimi giorni, ovvero la mancanza di reperibilità delle mascherine, indispensabili innanzitutto per il personale sanitario, ma anche per gli imprenditori e i lavoratori che svolgono ancora le loro attività.
Per questo CNA Federmoda e Confindustria Moda hanno lanciato una campagna per la “raccolta” delle candidature delle aziende del tessile-moda per fornire tessuto-non tessuto (TNT) e riconvertire la produzione in quella di mascherine o altri dispositivi di protezione individuale per aiutare a superare la carenza di disponibilità in questo periodo di emergenza.
Grazie anche a due post sui social del partner di PwC Italia l’appello è stato amplificato e in pochi giorni sono pervenute più di 200 candidature.
Un’azione intrapresa in seguito all’art.5 del decreto CuraItalia che riguarda gli incentivi per la produzione e la fornitura di dispositivi medici e, in particolare, per le disposizioni straordinarie per la produzione di mascherine chirurgiche e dispositivi di protezione individuale.
“Con l’adesione a questo progetto, CNA dà il proprio contributo per cercare di superare il drammatico momento che stiamo attraversando – dichiara il presidente di CNA Federmoda, Marco Landi – L’artigianato e le Pmi rappresentano una parte fondamentale del tessuto economico italiano. La nostra forza è data dalla presenza nei distretti, dal coinvolgimento dei nostri imprenditori nella vita sociale dei territori, dal rapporto diretto con le maestranze e ci sentiamo quanto mai vicini al nostro Paese e vediamo la collaborazione instaurata lungo la filiera come una importante occasione di orgoglio per il Made in Italy”.
Lo Sportello Amianto Nazionale, promotore e redattore della proposta di progetto di riconversione d’emergenza di stabilimenti sul territorio Italiano, ha delineato un preciso modello operativo delle reti di coordinamento controllo e gestione dei riassortimenti, condiviso e gestito in sinergia con gli enti preposti e con il supporto del Commissario Straordinario.
Lo Sportello Amianto Nazionale sta già provvedendo alla verifica di disponibilità per strutturare una aggregazione di produttori di TNT (Tessuto non Tessuto) presenti sul territorio nazionale, presentando alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, al commissario Straordinario ed al Capo della Protezione Civile il dettagliato protocollo di sistema. Il progetto sarà in grado di coniugare la domanda proveniente dalle regioni e dalle strutture sanitarie con l’offerta di ingenti quantità di mascherine, camici, calzari, tute in TNT made in Italy per fronteggiarne la carenza.
CNA Federmoda, Sportello Amianto Nazionale e Confindustria Moda sono ora in attesa del nulla osta alle procedure presentate da parte del Commissario straordinario, così da poter rendere più agevole l’iter di accreditamento dei vari stabilimenti sul territorio da parte del Ministero della Salute e dell’INAIL e cominciare immediatamente a garantire i percorsi agevolati di approvvigionamento di mascherine. Verranno, inoltre, consolidate strategie economiche per supportare le forniture, la riconversione e il lavoro di tutte le imprese coinvolte.
Nell’ambito di questo piano emergenziale sono stati già identificati fornitori che possono garantire importanti quantità di TNT prodotto in Italia supportando una costante produzione di mascherine e altri DPI. Lo scouting dello Sportello Amianto Nazionale e dei partner CNA Federmoda e Confindustria Moda si è basato su precisi criteri prioritari come la produzione di TNT in Italia, certificazione dei materiali utilizzati, magazzino immediatamente disponibile e capacità produttiva.