In tempi eccezionali servono risposte veloci e altrettanto eccezionali. E’ fortemente auspicabile che venga approvata a breve la deroga per consentire ai film di prima visione impossibilitati ad uscire in sala, l’immediata uscita e fruizione sulle piattaforme. Per rendere possibile la misura dovrebbe essere creato un fondo ad hoc gestito dalla DG Cinema per gli esercenti, che potranno poi ripartire questi proventi. Si può ipotizzare – dichiara il Presidente CNA Cinema e Audiovisivo Gianluca Curti – una percentuale fissa (da definire) dei ricavi delle vendite online a favore delle sale.
I film dei produttori indipendenti italiani o dei distributori indipendenti non avranno la forza di arrivare sul mercato a fine emergenza ancora vivi e attuali perché ci saranno centinaia di film arretrati oltre alle novità e solo i film più forti potranno recuperare l’uscita in sala (vedi James Bond o altri film delle major americane o italiane).
In questa direzione ritengo valida – prosegue Gianluca Curti – solo la vendita attraverso il tvod e l’EST, cioè con il pagamento diretto equivalente al biglietto, da evitare invece la formula SVOD in abbonamento perché con l’abbonamento lo spettatore potrebbe impigrirsi ancor di più e tornare ancora più difficilmente in sala alla fine dell’emergenza.
Comprando il biglietto per vedere un solo film alla volta, invece, la dinamica del compro solo quel che vedo non allontanerebbe troppo lo spettatore dalla fruizione tipo sala. Occorre anche censire le piattaforme che abbiano requisiti minimi di affidabilità come Apple/I-ITunes, Tim Vision, Chili, The film club, Rakuten.