Sono momenti difficili, se non drammatici, per la maggior parte dei settori economici di Roma e provincia e mai come in questi giorni le imprese hanno necessità di assistenza, sia nel corretto svolgimento delle attività lavorative rispettando i divieti imposti dalle normative, ma soprattutto nel supporto nell’accesso agli ammortizzatori sociali.
Dalle rilevazioni effettuate dal Centro Studi di CNA Roma sulle imprese della Capitale e della provincia, emerge che il costo previsto per gli ammortizzatori sociali (la Cassa integrazione ordinaria, in deroga, il FSBA e il FIS), in un periodo di osservazione che va dal 17 marzo al 17 aprile, sia molto rilevante, soprattutto per alcune categorie, quali ad esempio quella degli impiantisti (81 milioni e mezzo), degli edili (72 milioni di euro) e del commercio (114 milioni di euro), per un totale complessivo stimato per 465 milioni di euro.
Seguono poi, la ristorazione con somministrazione, bar e alberghi, ovvero tutti quei servizi legati all’accoglienza e alla ricettività che hanno sofferto già in prima battuta del crollo del turismo e poi, in seguito per lo stop delle attività economiche imposte per decreto.
“Si evince quindi dai nostri dati che il ruolo di questa misura è fondamentale per sostenere il reddito di chi altrimenti rischierebbe di perdere il posto di lavoro – afferma il presidente di CNA Roma, Michelangelo Melchionno – Ed è altresì vitale per le imprese, che in questo modo possono evitare la dispersione di preziose professionalità formate nel corso di anni di attività”.
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