#Cioccoliamoci è la parola d’ordine di oggi. Il 7 luglio di ogni anno si festeggia la giornata mondiale del cioccolato.
Antidepressivo naturale, anticancerogeno e ricco di antiossidanti, il “cibo degli dei” fu portato in Europa da Cristoforo Colombo che scoprì le fave di cacao nel 1502 perché offerte dagli Atzechi.
E, da allora, sembra proprio che gli italiani non possano farne a meno. Si stima che ne mangino circa quattro chili l’anno, per un valore di mercato di 2,5 miliardi di euro.
Quest’anno, purtroppo, a causa dell’emergenza sanitaria dovuta alla Covid-19, i piccoli produttori di qualità del cioccolato italiano e mondiale sono stati gravemente colpiti, perdendo di fatto la maggior parte del fatturato derivante dalle vendite pasquali azzerate o comunque notevolmente ridotte.
“Le imprese non si sono perse d’animo – commenta il presidente CNA Agroalimentare, Mirco Della Vecchia, mastro cioccolatiere – e hanno deciso una volta ancora di stringere i denti nel tentare di andare avanti per garantire i posti di lavoro dei loro collaboratori e per mantenere viva la tradizione dei distretti del cioccolato Italiano.”
La grande tenacia si scontra però con la paura che a settembre quando la stagione fredda farà ripartire i consumi ci possano essere nuove chiusure.
“Se si dovesse perdere la prossima stagione autunnale, la metà delle ditte sarebbe destinata a chiudere i battenti – continua il presidente di CNA Agroalimentare – Per questo gli artigiani del settore lanciano l’appello ai consumatori di favorire l’acquisto di cioccolato italiano prodotto da piccole realtà che spesso non hanno la facilità delle grandi multinazionali di accedere a finanziamenti e incentivi e di contenere gli effetti negativi delle minori vendite.”
E allora oggi, per festeggiare il World Chocolate Day, #cioccoliamoci e sosteniamo l’artigianato di qualità!