Con l’Italia più al sicuro dalla pandemia e con le dovute cautele riparte anche la voglia di socialità e condivisione degli over 65, una categoria che ha più sofferto il lockdown dal punto di vista psicologico e fisico. Ora però il nemico è il caldo che potrebbe davvero mettere ko coloro che evitano di prendere precauzioni. Anche per questo in diverse parti d’Italia è stato messo a punto il ‘Piano Caldo’ con misure finalizzate a contrastare i rischi dovuti ad un’eccessiva esposizione alle alte temperature. Destinatari principali delle iniziative avviate dalle amministrazioni locali sono proprio gli anziani: considerati tra i soggetti maggiormente esposti a possibili malori da afa ed elevata umidità. “Dopo molti mesi di attività ridotta sia fisica che sociale – commenta Filippo D’Andrea Segretario Nazionale CNA Pensionati – rimettersi in moto è fondamentale. Occorre però usare tutte le cautele necessarie per neutralizzare gli effetti del clima che possono farsi sentire soprattutto per gli anziani più fragili. Bene quindi le iniziative delle grandi città e dei territori che stanno aiutando i nostri pensionati a passare un’estate serena e più sicura”.
Da Roma a Milano. La Capitale è stata una delle ultime città in ordine di tempo a lanciare il proprio Piano Caldo dedicato espressamente agli anziani. Tra i progetti messi in campo: momenti di incontro con farmacisti e psicologi per illustrare come prevenire le ondate di calore e fare un corretto uso di farmaci nel periodo estivo; visite guidate a musei con soste ricreative e momenti di socializzazione al riparo dal caldo e in compagnia; iniziative di attività motoria attivate in diverse aree verdi della città.
Anche il comune di Milano ha lanciato il suo progetto di “Estate popolare di Milano” con uno specifico piano caldo per aiutare gli anziani con la riapertura di dieci centri socio-ricreativi dove i pensionati rimasti in città potranno stare assieme, fare ginnastica dolce, coro e ballo, e partire per piccole visite attorno al quartiere. E dalla città meneghina riparte anche il centralino del piano anti caldo come nelle passate estati (020202) dove si potrà chiedere di avere un pasto caldo a casa (gratis per chi ha reddito sotto ai 10 mila euro, con un contributo forfait per chi lo ha più alto) o altri aiuti domestici, per le commissioni, le visite sanitarie, l’igiene della casa e personale.
Tante altre iniziative. Sia a livello regionale sia a livello locale tante iniziative a protezione degli anziani dalle ondate di calore sono già state messe in campo. Dal nord, come in Veneto dove oltre 2mila anziani fragili saranno monitorati dall’Ulss 3, fino al sud, con il caso della Puglia dove l’assessorato al Welfare del comune di Bari ha predisposto un piano operativo fino al 15 settembre con sportelli di ascolto telefonico e pony della solidarietà per gli over65, passando per il centro: i comuni di Parma, Modena e Forlì in Emilia-Romagna impegnati in prima linea su questo fronte. E ancora si segnala la città di Torino che in collaborazione con l’ASL cittadina ha attivato il Piano Operativo di contrasto alle ondate di calore per il periodo luglio – settembre 2020 mentre la Regione Liguria ha predisposto il Piano caldo in caso di bollino arancione o rosso che punta a prevenire e ridurre i potenziali rischi derivanti da ondate di calore, soprattutto nei soggetti fragili come anziani o malati.
Consigli sempre validi. Come accade in questi mesi estivi le indicazioni sulle buone prassi da seguire sono sempre le medesime che vale la pena, però, riproporre: impedire la disidratazione bevendo almeno 1,5 litri d’acqua al giorno; evitare di stare al sole nelle ore più calde della giornata; optare per un’alimentazione leggera ed equilibrata con il consumo di frutta e verdura di stagione; indossare indumenti leggeri, preferendo il cotone ai tessuti sintetici; arieggiare e rinfrescare gli ambienti in cui si vive, specialmente nelle ore serali.