‘Fare sistema’ è stato il filo conduttore del webinar di stamane promosso dalla CNA “L’export e l’internazionalizzazione dell’Artigianato e delle Piccole Imprese – Analisi e proposte”. Un’occasione per fare il punto sull’andamento sui mercati esteri delle micro e piccole imprese e lanciare una serie di proposte per il futuro mirate a rafforzare la proiezione internazionale delle nostre imprese.
L’evento, seguito in streaming da tanti dei protagonisti della filiera, si è rivelato efficace momento di confronto tra le istituzioni, nella persona di Manlio Di Stefano, sottosegretario al ministero degli Esteri, Ice Agenzia, per la quale è intervenuto il Direttore Generale Roberto Luongo e la nostra Confederazione.
Il sottosegretario Di Stefano si è detto ‘fiero di tale sinergia che ha visto come tassello determinante la partecipazione di CNA ai numerosi tavoli di confronto’. ‘D’altronde – ha sottolineato il sottosegretario – le mission di CNA e della Farnesina sono le medesime, ovvero il sostegno alle piccole imprese sulla strada per l’export. Un obiettivo prioritario per entrambi rimane, infatti, il raccordo costante tra istituzioni e imprese in virtù di una rinnovata semplificazione anche attraverso nuovi strumenti di digitalizzazione’.
I dati dell’Osservatorio Export CNA, illustrati dal coordinatore Centro studi della Confederazione, Antonio Murzi, hanno evidenziato un Paese export-led con 123.410 imprese esportatrici, micro e piccole. Un’Italia, quindi, che continua ad avere come motore pulsante i piccoli nonostante tutte le difficoltà e gli effetti pesanti provocati dalla pandemia.
Il direttore Generale di Ice Agenzia, Roberto Luongo, ha evidenziato che ‘dalla firma del Patto per l’export, se non già da prima, sono state intraprese da parte dell’Agenzia diverse misure a supporto delle imprese tra cui la restituzione delle quote di partecipazione alle fiere e il ristoro per le spese già sostenute’, ma come ha affermato la vicepresidente nazionale di CNA con delega all’internazionalizzazione, Roberta Datteri, ‘superato il periodo pandemico, armati di una buona dose di resilienza rigenerativa, l’esigenza adesso è quella di tornare a fare business. Il digitale è stato fondamentale e ci ha insegnato che esiste un nuovo e valido supporto ma non può sostituire in toto gli eventi fisici come quelli fieristici. Mettendo a punto una sorta di ‘rinascimento artigiano’ occorre modulare nuovi modelli internazionali di B2B in totale sicurezza, covid free’.
L’incontro, moderato dal responsabile dell’Ufficio promozione e mercato internazionale di CNA, Antonio Franceschini, ha trovato nelle parole del presidente nazionale CNA Daniele Vaccarino, al quale sono state affidate le conclusioni, un messaggio di speranza rivolto al futuro: ‘Abbiamo toccato con mano quanto il periodo sia stato difficile e quanto le imprese abbiano avuto bisogno di punti di riferimento a cui affidarsi. Adesso dobbiamo preoccuparci del futuro, avanzando ipotesi e strategie. Questo è lo sforzo che sta compiendo il nostro sistema associativo insieme a tutti gli altri attori. Occorre, quindi, procedere in questa direzione, continuando ad infondere fiducia nelle imprese per percorrere questo cammino insieme’.
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