I restauratori di Beni culturali sono inspiegabilmente dimenticati nel bando del 29 dicembre del ministero dei Beni Culturali “di selezione per il conferimento di incarichi di collaborazione”. Lo fa notare il portavoce nazionale dei Restauratori della CNA, Giacomo Casaril. Casaril esprime forte preoccupazione per l’assenza della figura del “restauratore” tra il personale da inserire nelle strutture periferiche del Mibact, a parziale copertura delle carenze di organico.
“Il ruolo del Restauratore di Beni culturali – sottolinea Giacomo Casaril – sarà strategico per il potenziamento della capacità operativa del ministero. Nei prossimi anni dovrà infatti essere attore di uno straordinario sforzo collettivo per la ripresa del Paese, colpito dalle conseguenze economiche e sociali dell’emergenza pandemica. Non comprendiamo quindi come la vistosa dimenticanza si possa conciliare con questo obiettivo e con i provvedimenti già emanati dal ministero sull’attività dei restauratori. Oltre che con le nuove e straordinarie sfide che si apriranno con il Recovery Plan”.
Le iniziative di CNA Restauratori
CNA Restauratori, in stretta collaborazione con le altre associazioni di categoria, sta predisponendo un’azione congiunta. L’obiettivo è sollecitare il ministero e gli uffici competenti che sovrintendono alla definizione dell’organico affinché sia compreso nel bando un adeguato numero di figure con qualifica di “restauratore di Beni culturali”, nel rispetto della normativa vigente.
“Chiediamo contestualmente che nei prossimi provvedimenti venga adeguatamente riconosciuto il ruolo dei restauratori di Beni culturali. Anche con strumenti finanziari mirati. Sono liberi professionisti e imprese che svolgono un ruolo chiave, quotidianamente e capillarmente su tutto il territorio nazionale. I restauratori sono protagonisti a tutela del patrimonio artistico fra i più importanti al mondo” ha concluso Casaril.