Buone notizie per le piccole imprese. L’Ecofin ha adottato norme Iva semplificate applicabili alle piccole imprese. La riforma concordata oggi permetterà di applicare, alle piccole imprese stabilite in altri Stati membri, un’esenzione dall’Iva simile.
Le nuove misure “puntano a ridurre gli oneri amministrativi e i costi di conformità per le piccole imprese e a creare un contesto fiscale che contribuisca alla crescita delle piccole imprese e alla maggiore efficienza dei loro scambi transfrontalieri“, spiega il Consiglio.
La nuova direttiva modifica la direttiva 2006/112/CE, le cui disposizioni sono giudicate obsolete e non riducono gli oneri di conformità delle piccole imprese in quanto sono state elaborate per un sistema comune di imposta sul valore aggiunto (Iva) fondato sull’imposizione nello Stato membro di origine.
Nel suo piano d’azione sull’Iva, la Commissione prevede un pacchetto di semplificazione globale per un riesame del regime speciale per le piccole imprese. Per affrontare il problema dell’onere di conformità sproporzionato cui devono far fronte le piccole imprese che beneficiano della franchigia, è opportuno mettere anche a loro disposizione talune misure di semplificazione.
Le norme aggiornate miglioreranno inoltre il modo in cui è concepita l’esenzione, contribuendo così a ridurre i costi di conformità in materia di Iva. Offriranno poi l’opportunità di incoraggiare il rispetto volontario della normativa e quindi contribuiranno a ridurre le perdite di gettito dovute alla non conformità e alle frodi dell’Iva.
Oltre ad avere obblighi amministrativi in materia di Iva, le imprese fungono da esattori dell’Iva: si generano così costi di conformità che sono proporzionalmente più elevati per le piccole imprese rispetto alle più grandi. L’attuale sistema dell’Iva prevede che l’esenzione dall’Iva per le piccole imprese sia disponibile solo per i soggetti nazionali.
Il testo dell’Ecofin prevede che le piccole imprese possano beneficiare di norme di conformità semplificate in materia di Iva qualora il loro volume d’affari annuo rimanga al di sotto di una soglia fissata dallo Stato membro interessato, che non può superare gli 85mila euro. A determinate condizioni, anche le piccole imprese che non superano tale soglia stabilite in altri Stati membri potranno beneficiare del regime semplificato, qualora il loro volume d’affari annuo totale in tutta l’Ue non sia superiore a 100mila euro.
Le nuove norme si applicheranno a partire dal 1º gennaio 2025.