Per aprire una gelateria sono necessari 73 adempimenti con 26 enti diversi e circa 13mila euro di costi. A rilevarlo l’Osservatorio nazionale della CNA “Comune che vai, burocrazia che trovi”. Per Sabino Cassese, giudice emerito della Corte costituzionale e massimo esperto italiano di Pubblica amministrazione, intervenuto ai microfoni della trasmissione “Stasera Italia” su Rete 4 per commentare i dati CNA, sono numeri eccessivi: “In Italia ci sono troppe procedure burocratiche, metà delle quali ascrivibili ad un Parlamento che emana troppe leggi stabilendo innumerevoli vincoli per l’amministrazione”.
Per il nuovo Governo una delle priorità è proprio quella di rimettere in moto la Pubblica amministrazione, una riforma spesso annunciata, ma mai concretizzata.
“Un intervento concreto – prosegue Cassese – consisterebbe nel ridisegnare le procedure amministrative in modo da sveltirle, evitando diversi passaggi ed eliminando controlli preventivi, specialmente quelli da parte dell’Autorità nazionale anticorruzione e della Corte dei Conti, ma soprattutto diminuendo le responsabilità che ricadono sui funzionari pubblici, come sottolineato anche da Mario Draghi”.
Un fenomeno che molto spesso si traduce nella cosiddetta “Fuga dalla firma” che andrebbe invece in tutti modi evitata. Da qui l’esigenza, secondo Cassese, di rivedere il reato di abuso d’ufficio: “E’ un reato che ha un perimetro troppo vasto che si presta ad un uso troppo discrezionale. I reati andrebbero delimitati e definiti in maniera precisa dalle norme, altrimenti chi opera non sa ciò che è permesso e ciò che è vietato”.
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