Le imprese di trasporto persone sono allo stremo e i contributi a fondo perduto previsti dal Decreto sostegni sono largamente insufficienti per un settore (bus turistici, Ncc e taxi) che ha accusato un crollo del fatturato superiore al 90% e che finora ha beneficiato di pochissimi interventi mirati, con risorse del tutto inadeguate ed erogate con ingiustificabile ritardo.
È quanto sottolinea CNA Fita evidenziando che il trasporto persone necessita di urgenti misure di sostegno coerenti con la contrazione dell’attività a causa della pandemia e scelte strategiche per una effettiva riforma del comparto.
CNA Fita sollecita le istituzioni a favorire in tempi rapidi una effettiva sinergia tra pubblico e privato coinvolgendo direttamente le imprese in una grande campagna nazionale di mobilità rivolta alle categorie fragili, ai medici a supporto della campagna vaccinale sul territorio, garantendo a tutti l’accesso agli hub.
In proiezione futura, nel Piano nazionale di ripresa e resilienza sarà necessario prevedere un nuovo paradigma per il trasporto persone, prevedendo, tra l’altro, risorse adeguate anche per il rinnovo dei bus turistici e stimolando gli investimenti in professionalità, formazione e sicurezza in una grande azione di restyling della mobilità.