“Per la ripartenza del turismo in Italia il 2 giugno è la data ideale, anche per la sua altissima valenza simbolica”. Ad affermarlo il presidente della CNA, Daniele Vaccarino, nell’incontro con il ministro competente Massimo Garavaglia, che poco prima aveva appunto spiegato di voler far coincidere la Festa della Repubblica con il via libera alle attività del settore.
Vaccarino ha sottolineato come una data certa per il riavvio sia fondamentale per consentire alle imprese la programmazione di tutte le attività necessarie alla riapertura, a cominciare dall’adeguamento delle strutture all’attuale situazione. Nel contempo, il presidente della CNA ha chiesto il potenziamento del piano vaccinale e la predisposizione in tempi rapidi di tutti gli strumenti necessari a facilitare il turismo nel pieno rispetto del bene primario, la salute. Nel contempo, rimane fondamentale sostenere concretamente le imprese per evitare che perdano capacità produttive.
Vaccarino ha ribadito il bisogno di un provvedimento ad hoc per le imprese del comparto turistico. Un provvedimento che, perlomeno, preveda: credito d’imposta per il sostegno agli affitti degli immobili; potenziamento del fondo di sostegno alle agenzie di viaggio, ai tour operator, alle guide e agli accompagnatori turistici; moratoria per il pagamento delle rate dei mutui in scadenza; valorizzazione del patrimonio immobiliare ricettivo con l’impiego di forme incentivanti analoghe a quelle applicate nell’ambito delle ristrutturazioni dei privati; aiuti alle imprese operanti nei centri storici delle città d’arte; tutela in sede europea della misura di estensione al 2033 delle concessioni demaniali marittime per garantire stabilità al settore.
Il turismo in Italia – ha puntualizzato Vaccarino – al di là dei provvedimenti per combattere l’emergenza, già da prima che scoppiasse la pandemia sente l’urgenza di una pianificazione strategica di medio e lungo periodo condivisa con le associazioni d’imprese attraverso i tavoli istituzionali. Il settore – ha concluso il presidente della CNA – deve cogliere l’occasione del Recovery Fund per ammodernarsi, essere promosso sui mercati internazionali con ancora maggiore aggressività dei concorrenti, guadagnare in competitività, tornare al suo ruolo di spicco nel panorama dell’offerta mondiale e alla sua funzione trainante nell’economia italiana.