Con il loro intervento si possono salvare vite umane come quelle delle persone colpite da arresto cardiaco che vengono soccorse in tempi rapidi. Sono 36 i tassisti bolognesi che hanno frequentato i corsi di formazione del 118 sull’uso del defibrillatore e sulle manovre di rianimazione cardiopolmonare: già 15 taxi hanno a bordo il defibrillatore, ma la rete può ulteriormente allargarsi.
Lo scorso giovedì 15 aprile CNA Bologna ha premiato con il riconoscimento di “Impresa Sensibile”, imprenditrici e imprenditori che, nello svolgere la propria attività, hanno dimostrato la sensibilità per mettersi a disposizione della propria comunità con azioni sociali e solidali.
I 36 tassisti entreranno nell’Albo di CNA Impresa Sensibile Bologna, un elenco di aziende che si arricchirà mese dopo mese. L’obiettivo è di valorizzare l’impegno sociale delle imprese, perché molto spesso le azioni solidali avvengono in silenzio lontano dai riflettori. Inoltre, CNA Bologna vuole mettere a conoscenza buone prassi che possono essere prese come esempio, nell’interesse di tutta la collettività.
Il progetto dei defibrillatori sui taxi è partito qualche anno fa a Bologna: su base volontaria diversi taxisti parteciparono ai corsi del 118, in 15 taxi i defibrillatori sono poi stati installati. Quando al 118 arriva una segnalazione di un arresto cardiaco in corso, attraverso una app vengono avvertiti anche i 15 taxi col defibrillatore. Se uno di questi è vicino a dove è avvenuta la segnalazione, può quindi intervenire in tempi rapidi e anticipare le prime manovre rianimatorie, in attesa che poi arrivi l’ambulanza del 118. La tempestività dei soccorsi aumenta sensibilmente le possibilità di sopravvivenza delle persone colpite da arresto cardiaco.
Nel settembre del 2017 fece notizia l’intervento di un tassista col defibrillatore che, insieme ad un negoziante, salvò una persona colpita da infarto. Sono stati almeno una trentina in questi anni i casi in cui un taxi col defibrillatore si è recato sul luogo da cui era partita una richiesta di soccorso e alcune volte si è trattato di un intervento salvavita sul malato.
“In questi mesi in cui stiamo contrastando la pandemia e i suoi effetti sociali – ha spiegato Claudio Pazzaglia, direttore CNA Bologna, intervenuto alla consegna dei riconoscimenti – vediamo che la sensibilità delle imprese e la solidarietà tra cittadini sono strumenti fondamentali per proteggere chi è più debole e chi soffre. E’ importante quando un imprenditore mentre si occupa della sua attività riesce a impegnarsi anche nel sociale, questo rende più forte la nostra comunità”.
“I tassisti col defibrillatore sono un esempio concreto di imprenditori solidali – ha aggiunto Marisa Raffa responsabile bolognese di CNA Impresa Sensibile, alla premiazione – ma siamo sicuri che tante altre imprese, in questo momento, stiano agendo con una grande attenzione al sociale. Man mano che ci verranno segnalate, le valorizzeremo con un riconoscimento e le inseriremo nell’albo. Bologna è una città che si è sempre fatta apprezzare per la sua solidarietà e gli imprenditori ne hanno spesso dato prova concreta”.
I taxi col defibrillatore saranno anche un veicolo per promuovere il versamento del cinque per mille a CNA Impresa Sensibile. Sulla loro fiancata infatti sarà visibile per diversi mesi la campagna “Facciamo battere il tuo cuore. Dona il 5 per mille a CNA Impresa Sensibile”. Con il ricavato del cinque per mille verranno finanziati progetti solidali, diversi dei quali negli anni scorsi hanno riguardato proprio Bologna, come il progetto per il ‘Centro Benessere’ con la Fondazione Sant’Orsola e il progetto ‘Ripartenza solidale’ che ha garantito dispositivi di protezione alle persone con disabilità presso i centri di lavoro e formazione di Opimm onlus.