Fondo comunale di sostegno, così a Prato la CNA aiuta le imprese

Il Comune di Prato prevede in bilancio un Fondo sostegno Covid pari a 1 milione di euro da distribuire alle imprese messe in ginocchio dalla pandemia. CNA Toscana Centro è già pronta con un team dedicato per aiutare gli imprenditori interessati a predisporre le pratiche di accesso al bando, con un servizio compreso nella quota associativa.

La novità è stata annunciata dal delegato dell’Area Prato città di CNA Toscana Centro, Andrea Venturi, che sottolinea “abbiamo voluto fare uno sforzo e un investimento specifico per aiutare più imprese possibili ad accedere a una misura così rilevante attivata dal Comune, che ringraziamo per aver recepito le nostre richieste di sostegno alle categorie più colpite dalla crisi e aver preso atto delle enormi difficoltà che stanno attraversando intere filiere come turismo, servizi alla persona, commercio e ristorazione”.

Il meccanismo di questa campagna di supporto che la CNA territoriale ha voluto lanciare per le imprese è semplice: chi possiede una tessera CNA del 2021 ha diritto ad essere automaticamente assistito e seguito dalla Confederazione nell’iter di predisposizione e presentazione delle domande di accesso a questo specifico bando comunale, senza dover sostenere alcun costo aggiuntivo.

Per attivare il processo basterà inviare una mail a marketing@cnatoscanacentro.it

Il bando, che sarà pubblicato nei prossimi giorni, prevede l’erogazione nel mese di giugno di un contributo per impresa, pari a mille euro, per le imprese con sede nel Comune di Prato, a condizione che appartengano ai codici Ateco dei settori indicati, che abbiano subito un calo di fatturato del 25% nel 2019 sul 2020 e che siano in regola con i contributi e il Durc.

Le start up nate nel 2020 che non possono documentare il calo di fatturato, invece, saranno destinatarie di un contributo riparametrato ai mesi effettivi di attività, con un minimo di 500 euro.

La gestione della procedura avverrà in modo telematico sul portale del Comune di Prato, in cui andranno inseriti modelli di autocertificazione preimpostati. “Per questo – aggiunge Venturi – sarà fondamentale farsi assistere operativamente dai nostri esperti per non rischiare errori nella compilazione dei modelli e nella procedura di invio e per assicurarsi l’assegnazione delle risorse”.

Un’opportunità importante e non scontata e che bisogna sfruttare appieno. Nei mesi scorsi CNA Toscana Centro ha lavorato intensamente con le istituzioni affinché venisse adottato uno specifico Fondo comunale Covid visto che, per restituire fiducia alle imprese, c’era urgente bisogno di una misura concreta seppur non risolutiva, una tantum e a fondo perduto che, se ben gestita, contribuisse a sostenere la tenuta di migliaia di imprese che hanno subito più di tutte l’impatto di crisi e lockdown: dai bar e ristoranti alle agenzie di viaggio, dalle palestre a parrucchieri ed estetiste, dai taxi e Ncc al commercio al dettaglio.

“A queste categorie, tuttavia – conclude Venturi – CNA ritiene vadano aggiunte anche le imprese della filiera moda e abbigliamento, preda di una crisi congiunturale strutturale, che rappresentano l’ossatura dell’economia del distretto e non possono essere abbandonate a sé stesse. Mi auguro che l’esempio lanciato da Prato possa e debba essere seguito anche da altri Comuni su tutto il territorio”.