Per non compromettere l’imminente stagione estiva è necessario che il Parlamento in fase di conversione del Decreto Riaperture indichi una data precisa in cui termini il limite dell’orario serale delle aperture e degli spostamenti, tenendo conto dell’avanzamento della campagna vaccinale e del miglioramento del quadro epidemiologico.
Per CNA Turismo e Commercio si tratta di una condizione fondamentale per far ripartire il turismo, uno dei settori più colpiti dall’emergenza Covid. E’ molto difficile vendere pacchetti turistici, prenotare camere e viaggi senza certezze sul calendario. Tale condizione rappresenta il coerente completamento delle misure contenute nel decreto sulle riaperture per le attività legate al turismo quali ristorazione, centri termali, piscine, sport, palestre, fiere e convegni, spettacoli. Darebbe, altresì, maggiori prospettive di lavoro a 33mila imprese del settore alberghiero (2,3 milioni di posti letto) e oltre 183mila del settore extra -alberghiero (2,8 milioni di posti letto). A 13mila tra agenzie di viaggio, tour operator e guide turistiche, a 30mila stabilimenti balneari a 6 mila bus turistici. Lo stesso commercio, con lo shopping turistico, potrà contare su una voce importante per il proprio giro d’affari con oltre 18 miliardi di euro.