Il Decreto Semplificazioni rappresenta il primo banco di prova per accelerare sul fronte della ripresa economica del Paese. Ne è convinto Sergio Silvestrini, segretario generale della CNA, che in un’intervista ad Askanews, sottolinea il ruolo centrale delle parti sociali pronte a dare il proprio contributo al Governo guidato da Mario Draghi. Per alcuni settori dell’economia italiana, profondamente colpita dagli effetti della pandemia, è in corso una fase di recupero ma occorre garantire ancora credito e liquidità alle imprese.
“La crisi ha colpito l’intera economia, anche se con intensità diverse – afferma il segretario generale della CNA – Per molte attività il quadro è in positivo recupero, mentre per le altre, oltre a scontare ritardi nella ripartenza, le prospettive sono ancora purtroppo molto incerte. Manifattura, servizi alla persona ad esempio stanno tornando pressochè ai livelli pre crisi. Per il turismo possiamo confidare in un rimbalzo significativo estivo, ma per eventi, fiere, trasporto persone e per lo stesso turismo d’affari le prospettive restano davvero molto deboli”.
Silvestrini interviene, poi, sulle azioni messe in campo dal Governo per aiutare le imprese: “Il Governo si sta, con tutta evidenza, muovendo su due direttrici: proseguire e completare gli interventi di sostegno all’economia, ferita dalla crisi, e creare le condizioni per una ripresa duratura e sostenibile. Da un lato, quindi, i due decreti sostegni e dall’altro il ben più corposo Piano di ripresa e resilienza. I decreti sostegni hanno parzialmente corretto i criteri per erogare i contributi a fondo perduto, accogliendo positivamente ciò che avevamo chiesto in passato. Tuttavia sono ancora troppe le imprese che restano escluse dagli indennizzi. L’importante, ora, è l’impegno per la riscrittura e la trattativa con Bruxelles per il Piano di ripresa sul quale il Paese ripone grandi aspettative, sia sul fronte della realizzazione di quelle riforme sempre annunciate e sempre rinviate. A partire da quella della pubblica amministrazione che rappresenta la principale zavorra per le piccole imprese, ma anche quelle del fisco e della giustizia che l’Italia aspetta da decenni”.
Per Silvestrini il primo banco di prova per questa nuova stagione di riforme sarà quello delle semplificazioni “Ci aspettiamo un intervento efficace, anche sul Superbonus 110% per snellire le procedure richieste – prosegue – Semplificazione ed estensione ad altre tipologie d’immobili e penso ai capannoni artigiani e agli alberghi. La proroga della misura è la condizione per sfruttare l’enorme potenziale del Superbonus ancora, purtroppo, parzialmente inespresso. Le risorse del Pnrr sono rilevanti e tolgono ogni alibi alla politica che, a questo punto, noi crediamo sia chiamata a confrontarsi solo sulla serietà, sulla concretezza, sulla capacità di progettazione e realizzazione. Siamo convinti che le parti sociali possano svolgere un ruolo determinante nelle scelte se adeguatamente coinvolte dal Governo e dalle Istituzioni. C’è poi la questione del credito e della liquidità. Si deve davvero fare di più, a partire dalla proroga della moratoria fino a gennaio 2022 per non rischiare di passare da una crisi di liquidità delle imprese a quella ben più grave della solvibilità. Quindi bisogna mettere in tranquillità e sicurezza tutto il mondo delle imprese”.
Il segretario generale della CNA interviene, infine, sul decreto riaperture e sulla questione del coprifuoco “Il Governo deve definire una chiara road map delle riaperture per consentire a migliaia d’imprese un minimo di capacità di programmazione. Il calendario poteva e doveva essere più coerente, con meno discriminazioni nei confronti di molti settori. Certamente – conclude Silvestrini – le migliorate condizioni sanitarie stanno inducendo il Governo ad assumere scelte più coraggiose ed audaci che confidiamo possano strutturarsi nelle prossime settimane, parallelamente all’incremento di capacità di vaccinazione”.
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