“Avevamo lamentato solo pochi giorni fa la chiusura per tre anni del Ponte Da Vinci di Sasso Marconi ed ora apprendiamo che fino a metà luglio chiuderà la galleria sulla Porrettana a Riola di Vergato”. Marco Gualandi, presidente CNA Area Appennino Bolognese, commenta a caldo la notizia della chiusura galleria sulla Porrettana aggiungendo: “Per le imprese dell’Appennino piove sul bagnato, ormai la viabilità verso Bologna e verso la Toscana è una gara ad ostacoli, il rischio isolamento è sempre più forte per le aziende della montagna, adesso ogni volta che leggiamo nuove notizie sull’Appennino temiamo che ci sia una ulteriore pessima notizia di carattere “stradale”. Sia chiaro, non siamo contrari a lavori di manutenzione e di messa in sicurezza per strade, ponti e gallerie. Ma davvero ci chiediamo se non sia possibile un maggior coordinamento tra gli Enti per evitare che i cantieri partano tutti nello stesso momento. E soprattutto perché devono durare tanto? Davvero ci vuole più tempo per fare manutenzione sul ponte di Sasso Marconi che ricostruire il Ponte Morandi a Genova?”.
Il presidente Gualandi prosegue commentando che “la chiusura della galleria sulla Porrettana costringerà tutto il traffico, compreso quello pesante, ad attraversare l’abitato di Riola percorrendo strade urbane che rallenteranno la velocità e creeranno code ed inquinamento. Per le imprese dell’Appennino che devono trasportare merci o ricevere forniture, significa ulteriori gravi ritardi ed aumento di costi e problemi nelle consegne. Perdendo sempre più terreno verso i concorrenti italiani ed internazionali. La frana di Pavana rallenta il traffico verso la Toscana, il Ponte e la Galleria chiusi rallentano una strada già martoriata come la Porrettana verso Bologna, con caselli autostradali sempre più lontani da raggiungere”.
“Ribadiamo quanto abbiamo detto pochi giorni fa – conclude Gualandi -. Crediamo che vadano studiate insieme alle imprese e alle loro associazioni delle soluzioni che alleggeriscano i problemi di viabilità delle aziende, sia trovando percorsi alternativi che individuando sostegni economici per chi sta vivendo gravi difficoltà per questa situazione”.