“CNA Federmoda rappresenta circa 25mila imprese, un settore molto articolato che nel 2020 ha sofferto molto, registrando cali di fatturato in molti casi prossimi al 50%. Oggi si riparte, stiamo ricevendo già dei segnali di ripresa dai mercati internazionali. Ci auguriamo di tornare alla normalità nella seconda parte del 2022”. Il responsabile di CNA Federmoda, Antonio Franceschini, intervistato nel corso della trasmissione “Che giorno è” in onda su Rai Radio 1 ha parlato dello stato di salute della moda in Italia.
Uno dei settori ambasciatori del nostro Paese che allo scoppiare della pandemia ha subito il blocco dei mercati internazionali e la chiusura dei negozi. “Le occasioni di acquisto di nuovi capi di abbigliamento si sono ridotte – ricorda Franceschini – e questo ha influito anche sulla produzione dei capi di abbigliamento che non è stata chiusa dai vari Dpcm, ma che ha subito un vero e proprio contraccolpo. Come CNA ci siamo da subito attivati per sostenere queste imprese, per garantirne la sopravvivenza e consentire la ripartenza, salvaguardando le competenze e il capitale umano, che sono l’asse portante del Made in Italy”.
“Con la ripresa dei flussi turistici ci auguriamo che possano tornare a risalire anche gli acquisti e che si realizzi un nuovo impulso alla produzione tessile. Nel breve periodo – conclude Il responsabile di CNA Federmoda – prevediamo ancora un anno di sofferenze, per questo auspichiamo ulteriori iniziative a sostegno della filiera tessile e l’avvio di programmi di promozione commerciale a livello internazionale”.