“In provincia di Ferrara è sempre più difficile programmare le revisioni dei mezzi pesanti. La motorizzazione civile infatti non riesce a garantire un numero sufficiente di presenze dei propri ispettori presso i centri di revisione. Inoltre, la comunicazione di tali presenze avviene spesso all’ultimo momento, impendendo alle aziende di autotrasporto di organizzarsi adeguatamente. Il risultato finale è un danno ai fatturati aziendali che, nei casi peggiori, può superare il 20%. Per questo abbiamo chiesto un incontro urgente alla motorizzazione civile provinciale: dobbiamo trovare insieme una soluzione, così non si può andare avanti”.
Lorenzo Folli, responsabile provinciale degli autotrasportatori (CNA Fita) e degli autoriparatori CNA, pone ancora una volta una questione che da anni si trascina senza soluzione. I mezzi pesanti con una portata superiore ai 35 quintali possono essere revisionati in centri privati specializzati (in provincia di Ferrara ce ne sono sette) purché alla presenza di un ispettore della motorizzazione civile. Tuttavia, la disponibilità degli ispettori è troppo scarsa e poco programmata.
“Normalmente – spiega Folli – viene comunicato ai centri di revisione privati, con un certo anticipo, un calendario di sedute ampiamente insufficiente. Poi il calendario viene integrato e le sedute aumentano, ma all’ultimo minuto. Questo danneggia sia i centri di revisione sia le imprese di autotrasporto. Il motivo è ovvio: le aziende di autotrasporto sono in continuo movimento, devono potersi programmare, perché tenere fermo un mezzo significa rinunciare a un trasporto, e quindi ha un costo non indifferente. Alla fine tutti perdono: gli autotrasportatori, perché devono sostenere costi di fermata maggiorati, o sono costretti a richiedere le revisioni a centri privati fuori provincia. I centri di revisione, perché non riescono a offrire una programmazione alle proprie imprese, e rischiano di perdere clienti”.
Da qui la decisione di chiedere un incontro urgente ai vertici della motorizzazione civile provinciale: “è necessario affrontare questa situazione prima possibile – conclude Folli – Noi siamo disponibili a lavorare insieme alla motorizzazione per individuare delle soluzioni: da una diversa organizzazione del lavoro degli ispettori, alla richiesta di un’integrazione di personale. Speriamo che la nostra istanza di incontro non venga ignorata come è avvenuto in passato”.
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