“Abbiamo una grande occasione, per certi versi irripetibile, che mette tutti alla prova: Governo, Parlamento, le forze sociali e le tecnocrazie”. Così Sergio Silvestrini, segretario generale CNA, intervenendo all’assemblea elettiva di CNA Ancona. Per Silvestrini “tutti dovremo convergere verso questo obiettivo di rilancio del sistema paese. Siamo a un tornante della nostra storia; questo tornante dobbiamo saperlo affrontare con energia, determinazione e senso della sfida”. “Pnrr: ultima chiamata per le Marche e per l’Italia” il titolo dell’iniziativa, che ha offerto lo spunto per tornare sul piano di riforme da attivare per ottenere le risorse europee: “sono già stati stabiliti i sei assi fondamentali condivisi e accettati dal Governo: dall’innovazione al verde, fino a infrastrutture, scuola e sanità– dice Silvestrini-. Grandi assi che dovrebbero trasformare il nostro Paese. Io sono abbastanza ottimista: vedo segni evolutivi importanti del sistema economico, e tutto sommato sta passando l’idea di un sistema paese meno pessimista rispetto a qualche tempo fa. Pur con tante incertezze dovute alla pandemia che dovremmo aver superato, anche se la prudenza non è mai troppa”.
La sfida del Pnrr
Sul Pnrr, fa notare Silvestrini, “c’è un Governo di larga coalizione che mi pare risponda alle esigenze della collettività”. I segnali di ripresa per tutta l’economia italiana, del resto, sono confermati nei giorni scorsi anche dal commissario Ue per l’Economia Paolo Gentiloni. “Tutti siamo chiamati a una sfida importante: recuperare il terreno perduto negli ultimi 25 anni perché il nostro paese ancora non ha i livelli di reddito di 25 anni fa. Basta dare questa cifra per capire i divari che abbiamo rispetto ai paesi più avanzati europei. Bisogna trovare una profonda discontinuità e sulla burocrazia – insiste Silvestrini senza nascondere una certa enfasi- occorre agire con forza usando la scimitarra”.
Bene il +5%, ma è solo recupero di quel che si è perso nel 2020
“Serve una spinta formidabile, e l’Italia saprà darla” ha concluso Silvestrini. Quanto alle stime della Commissione Ue per il Pil del paese nel 2021, e nell’anno successivo, che parlano di un +5% nel 2021, da ripetere nel 2022, Silvestrini commenta: “è naturalmente un dato molto positivo, ma ci consentirà di recuperare solo quello che abbiamo perso nel 2020. Bisogna allora prendere la rincorsa per correre anche nei prossimi 5-6 anni”. “La congiuntura è positiva trainata dalle esportazioni: stiamo correndo di più e meglio rispetto a tedeschi e francesi, a testimonianza del valore di un sistema produttivo fondato sulle piccole medie imprese, che rappresentano ancora una volta davvero un valore aggiunto del sistema Paese, dell’Italia e di tutto il sistema economico” ha concluso.