Franca Binazzi è stata confermata alla guida di CNA Arezzo. L’assemblea riunita l’8 settembre ha dato mandato all’unanimità a Binazzi di portare avanti il lavoro intrapreso nel 2015. Classe 1960, laureata in sociologia, sposata e madre di due figli, Binazzi dirige con il marito la ‘Confezioni Bilò’ di Levane, azienda di alta specializzazione nella moda femminile che collabora con importanti griffe del settore.
Il primo mandato è stato caratterizzato, negli ultimi due anni, da un evento che nessuno avrebbe previsto, la pandemia, che ha richiesto uno sforzo grandissimo per restare a galla: “Purtroppo, non è ancora finita. Perché per le imprese adesso comincia una fase piena di incognite, si avvicina il momento in cui si dovranno cominciare a pagare le tasse che erano state sospese e i prestiti che sono stati presi per portare avanti le attività. Per questo bisogna spingere l’economia in maniera ancora più forte”.
Parola d’ordine, dunque, lavorare per la ripartenza: “In quest’ottica CNA ha individuato tre punti cardine. Il primo, la riforma della pubblica amministrazione. La burocrazia è diventata impossibile, la stratificazione delle norme ha prodotto un sistema che non è più accettabile. Secondo punto, la politica deve prendere decisioni chiare. Con la pandemia abbiamo visto la frammentazione di decisioni e competenze, invece serve una capacità di guida e responsabilità. Basta pensare al mero consenso elettorale, non andiamo da nessuna parte. Il terzo punto, importantissimo, è la cultura e la formazione di competenze. Stiamo perdendo maestranze, anche per colpa di una certa cultura che ci ha accompagnato negli ultimi anni. Non tutti possono fare lavori di concetto, senza artigiani disperdiamo il nostro capitale, cioè il made in Italy”.
Tra i temi legati alla ripartenza ci sono anche i fondi del Pnrr: “La resilienza, per ora, è stata solo quella delle imprese. I soldi che arriveranno sono tanti, ma non sono sufficienti. Da parte nostra c’è l’impegno a monitorare come verranno spesi quei soldi e dare il nostro contributo. Dico sempre che l’Italia senza imprese non è Stato. Sono il lavoro e l’economia che fanno ricco un Paese, questo deve essere il punto di partenza”.
Le sfide aperte, insomma, sono tante, ma Binazzi è pronta a guidare l’associazione con orgoglio e responsabilità: “Però non sono sola. Il programma di mandato nasce dal basso, non è solo il mio, ma è stato condiviso con tutte le aree che fanno capo ad Arezzo. Non è tempo di una persona sola al comando, c’è bisogno della forza del gruppo, di fare sinergia. E di lavorare tanto”.
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