“Esprimiamo convinto apprezzamento per il lavoro svolto dalla Commissione Trasporti della Camera, che nella giornata di ieri 25 ottobre ha chiesto e ottenuto il ritiro di un emendamento che, laddove approvato, avrebbe compromesso il funzionamento del sistema delle revisioni dei veicoli a motore, strutturato sull’efficiente agire dei centri di controllo privati”. A dichiararlo il presidente di CNA Meccatronici, Francesco Circosta.
Avanzata nell’ambito dell’esame parlamentare sul cosiddetto Decreto Infrastrutture e Trasporti, la proposta emendativa (1.215), con l’asserito obiettivo di conseguire maggiore imparzialità degli ispettori, attraverso un confuso e irrazionale processo di affrancamento degli stessi dai centri di revisione, avrebbe immesso, a ben vedere, sicuri elementi di disordine e inefficienza nell’attuale assetto di regole in materia di revisioni.
“Ciò, con gravissime ripercussioni per la sicurezza stradale e la tenuta dei circa 9mila centri di controllo, capaci di accertare, ogni anno, la conformità di oltre 15 milioni di vetture”, denuncia Circosta.
Secondo il presidente di CNA Meccatronici, infatti, “destrutturare la vigente architettura legislativa non gioverebbe, di certo, all’efficientamento delle revisioni. Le priorità, come noto, sono altre: la previsione di un meccanismo automatico di adeguamento delle tariffe, l’efficacia dei controlli da parte della Motorizzazione sul rispetto delle regole, l’adozione di misure di semplificazione nell’estrinsecazione del servizio, l’effettiva esternalizzazione ai privati delle revisioni su mezzi pesanti e relativi rimorchi, nonché l’affidamento ai centri privati di tutti i collaudi”.