“Se vogliamo centrare gli ambiziosi obiettivi di riduzione delle emissioni è necessario uno sforzo complessivo che deve coinvolgere le Pmi. Per valorizzarne il potenziale serve un contesto più favorevole, abbattendo le barriere burocratiche e normative e sostenendo gli investimenti con misure maggiormente tarate sulla dimensione di impresa. Le nostre analisi su burocrazia e transizione green indicano le criticità e suggeriscono le soluzioni”. Con queste parole ha chiuso il suo discorso il presidente nazionale CNA, Daniele Vaccarino, intervenuto nel panel : “Transizione ecologica: le difficoltà e le opportunità per le PMI” ”, organizzato in occasione alla 75^ Assemblea Annuale di CNA Parma, tenutasi martedì 30 novembre.
Il convegno è iniziato con i saluti iniziali di Michele Alinovi, Assessore alle Politiche di pianificazione e sviluppo del territorio del Comune di Parma. I saluti sono poi proseguiti con l’introduzione di Paolo Giuffredi, presidente di CNA Parma, che dopo avere dato il benvenuto ad Autorità e Imprenditori ha dichiarato: “ Siamo di fronte ad un cambiamento epocale e molto complesso: le stesse diverse interpretazioni sull’esito dell’incontro COP26 di Glasgow dimostrano un variegato scenario di posizioni ed attese. La sfida che ci attende è capire come realizzare un volume di investimenti senza precedenti e riportare l’Italia in rotta con i nuovi e più sfidanti obiettivi climatici”. Al termine, un breve intervento di Alessandro Sassi, amministratore delegato di Assicoop Emilia Nord, ha dato il via al convegno.
Successivamente, sono stati avviati i lavori con l’illustrazione di due indagini realizzate da CNA Nazionale, dal titolo: “Non senza le PMI – Il ruolo delle piccole e medie imprese nella transizione energetica dell’Italia”, a cura di Barbara Gatto, responsabile del Dipartimento Politiche Ambientali e “La transizione ecologica nella selva oscura della burocrazia”, a cura di Marco Capozi, responsabile Dipartimento Relazioni Istituzionali e Affari Legislativi.
Barbara Gatto ha spiegato che l’indagine del Dipartimento Politiche Ambientali CNA si articola in due sezioni: la prima sezione presenta una prima ricostruzione delle emissioni di CO2 delle Pmi manifatturiere e delle costruzioni in Italia, con una prima stima per settore dei consumi energetici e delle emissioni di CO2 ad essi connesse. La seconda sezione presenta i risultati di alcune indagini svolte sugli associati di CNA. Una prima survey ha riguardato la realizzazione di interventi di efficienza energetica e di fonti rinnovabili di energia da parte delle Pmi e l’eventuale ricorso a incentivi o strumenti di sostegno. Una seconda indagine ha poi approfondito quattro mestieri target per CNA, Pastai, Acconciatori, Finissaggio tessuti e Autoriparatori, per individuarne i profili energetici e alcuni suggerimenti per la loro decarbonizzazione.
Nell’illustrare l’analisi realizzata dall’Osservatorio CNA “Comune che vai burocrazia che trovi”, Marco Capozi ha evidenziato come i tempi della burocrazia siano molto più lenti di quelli immaginati per la transizione ecologica. In linea generale, si riscontra ancora una PA a due velocità, fatta di ritardi, inefficienze e troppi enti coinvolti, che non dà risposte univoche. Accanto a questa, alcune best practice di Comuni che hanno messo a punto le loro procedure per snellire il valoro burocratico delle imprese. L’indagine conferma ancora una burocrazia difensiva, che chiede lo stesso documento in formato digitale e cartaceo, che allunga i tempi per l’entrata in vigore delle nuove misure per non sbagliare per primo e non agisce esprimendo parere se non dopo aver acquisito un surplus di pareri e documentazioni esplicite, preferendo comunque richiedere all’utente anche quegli atti e documenti che potrebbero essere reperiti in banche dati in uso da altre PA o addirittura un altro ufficio dello stesso ente.
La seconda parte è poi proseguita con una conversazione condotta dalla giornalista Ilaria Notari, entrando nel vivo di uno stimolante confronto tra gli ospiti presenti: Stefano Bonaccini, presidente Regione Emilia Romagna, Luca Lombroso, meteorologo e divulgatore ambientale, Fabrizio Storti, pro rettore Università di Parma, Daniele Vaccarino, presidente CNA Nazionale e Andrea Barbabella, responsabile Energia della Fondazione Sviluppo Sostenibile che ha partecipato in collegamento video. Il Presidente Stefano Bonaccini ha evidenziato come “la vitalità delle piccole e medie imprese è e resta una caratteristica imprescindibile della ripartenza economica che la nostra regione sta vivendo dopo il periodo pandemico. Transizione ecologica e digitale sono le priorità che abbiamo individuato anche all’interno del Patto regionale per il Lavoro e per il Clima, convinti che non siano in contrapposizione, bensì una grande occasione di crescita, sviluppo e creazione di nuovi posti di lavoro di qualità. Un processo che va accompagnato con uno snellimento delle regole, come confermato dal recente Patto per la Semplificazione firmato poche settimane fa in Emilia-Romagna”.