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Questo è il mio ultimo discorso da Presidente della CNA. Inutile nascondere la mia emozione. Un’emozione profonda che porta con sé desideri di bilancio e tante memorie che riaffiorano libere e confuse ma poi formano un’unica trama, fatta di storia personale, di storia della nostra Associazione, di storia del Paese”. Il Presidente Daniele Vaccarino dal palco dell’Auditorium della Conciliazione termina la relazione annuale dando spazio alle emozioni e tracciando un breve ma intenso bilancio del suo mandato.

Sono stati anni “vissuti accanto alle imprese nei luoghi in cui le imprese vivono e operano. Accanto agli artigiani e agli imprenditori per esaltarne l’operosità, il sapere, la capacità imprenditoriale, l’impegno tenace e passionale. Naturalmente tutto quello che ho fatto è stato possibile perché ho avuto a fianco le donne e gli uomini della CNA – la loro professionalità, la loro dedizione, il loro impegno mi ha portato sin qui. Li ringrazio tutti. Sono grato al Segretario generale. Ringrazio i colleghi della Presidenza, i colleghi impegnati nelle Unioni e nelle CNA regionali e territoriali. Ringrazio CNA Impresa Donna e a CNA Giovani Imprenditori, fonte continua di stimolo e innovazione, la CNA Pensionati che è modello di esperienza e vitalità”.

Abbiamo alle nostre spalle 75 anni di storia. Noi siamo questa storia. E come noi, chi ci ha preceduto e chi ci seguirà. E’ la storia di una comunità di persone e valori che non si volge al passato con nostalgia e rimpianto, ma vive e agisce nel presente per costruire il futuro”.

Nella relazione il Presidente Vaccarino ha toccato tutti i principali temi indicando alcune scelte e condizioni essenziali per consentire al Paese di uscire dal letargo della crescita economica. Vaccarino ha messo in evidenza il ruolo fondamentale di artigiani e piccole imprese nella fase di ripresa che sta conoscendo l’Italia e che va consolidata con riforme e investimenti.

Il Presidente CNA ha poi affrontato le sfide che attendono l’Italia a partire da un radicale cambiamento della PA, condizione essenziale per realizzare gli ingenti investimenti previsti nel Pnrr. Ma è altrettanto necessaria la stabilità e la certezza delle norme e degli strumenti, ha detto Vaccarino, indicando il Piano 4.0, la Nuova Sabatini e gli incentivi per l’edilizia a partire dal Superbonus 110%. Giudizi positivi sulla riforma del mercato del lavoro e l’auspicio che la riforma fiscale risponda agli obiettivi di semplicità ed equità. Tuttavia “riteniamo promettente l’avvio della riforma con la scelta di distribuire gli 8 miliardi per la riduzione della pressione fiscale tra la revisione delle aliquote Irpef e il taglio dell’Irap a partire da autonomi e società individuali”.

Altro tema caldo è la concorrenza che in Italia troppe volte ha prodotto effetti perversi.

Il Presidente si è soffermato anche sulla sfida al virus sottolineando che “si è rivelata preziosa in questa sfida la nostra ricca e articolata conformazione sociale e territoriale che, anche grazie all’importante intermediazione dei soggetti della rappresentanza e dell’intero tessuto imprenditoriale, è stata capace di rinsaldare e portare ad unità tante istanze ed esigenze. Mi piace ricordare la grande prova che la CNA ha dato a fianco delle imprese e il prezioso aiuto fornito dal nostro patronato”.

Infine ha ricordato i prestigiosi traguardi raggiunti dall’Italia negli ultimi mesi in molti campi. “I successi non sono mai dati una volta e per sempre. Bisogna “riconquistarli” giorno per giorno, mantenerli e consolidarli. Abbiamo leve importanti: l’elevatissima vitalità che è indiscussa caratteristica del nostro temperamento nazionale e la capacità di ritrovare – quando ce la mettiamo tutta – la miscela giusta di ingredienti che sempre hanno fatto la nostra storia migliore: innovazione, chiarezza e condivisione degli obiettivi, fatica e impegno, resistenza. Non perdiamoli di vista. Usiamoli al meglio. Il tempo della responsabilità non è finito”.