Il metaverso è una potenziale risorsa per il settore manifatturiero italiano, soprattutto per le piccole e medie imprese. Ne parla il vicepresidente CNA, Marco Vicentini, in un’intervista su Fortune Italia.

“Sono sicuro che l’impatto sulla manifattura italiana sarà importante e rigenerativo – afferma il vicepresidente di CNA – riportando molti giovani ad appassionarsi alle aziende di produzione. Certo, è necessario aspettare che i dispositivi indossabili, come i visori, inizino a entrare nella quotidianità delle persone, l’infrastruttura cresca e sia accessibile e le aziende portino al loro interno le competenze necessarie per migliorarla”.

“Dalle prime applicazioni, si capisce che l’intero ciclo di produzione sarà trasformato: dalla progettazione rapida e collaborativa, al controllo qualità più efficiente, o sicuro, permettendo, probabilmente, la riduzione di margini di errore. Inoltre – prosegue Vicentini – questa tecnologia democratizzerà il settore e faciliterà le relazioni tra gli stakeholders nell’intero processo, migliorando l’esperienza per tutti”.

Secondo il vicepresidente di CNA, per cogliere le opportunità del metaverso la manifattura italiana deve però aggiornarsi. Un percorso che tocca gli imprenditori, la forza lavoro e lo Stato: “Gli imprenditori devono correre per portarsi in casa le competenze necessarie per sfruttare queste nuove opportunità e fare formazione per cambiare il paradigma che ha governato fino a ieri tutti i processi all’interno delle aziende. Sarà sempre più necessario saper raccogliere e saper utilizzare i propri dati e accedere ai dati esterni, la progettazione 3D e condivisa sarà mandatoria e gli investimenti in nuovi hardware saranno fondamentali per restare al passo. Prima si inizia a digitalizzare ogni prodotto, e prima si riuscirà a trarre beneficio dalle opportunità di ottimizzazione, da tutti i punti di vista”, conclude Vicentini.

 

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