L’artigianato è una parte fondamentale del sistema produttivo italiano: a fine 2021 le imprese artigiane erano infatti 1.287.951, occupavano circa 2,6 milioni di lavoratori e rappresentavano il 21,2% del tessuto imprenditoriale nazionale.
L’impresa artigiana è normata dalla Legge 443/1985 (Legge Quadro dell’Artigianato) – che ne definisce i limiti dimensionali, le caratteristiche organizzative, gli ambiti di attività – Secondo cui:
- L’imprenditore artigiano è colui che esercita personalmente, professionalmente e in qualità di titolare, l’impresa artigiana, assumendone la piena responsabilità con tutti gli oneri e i rischi inerenti la sua direzione e gestione e svolgendo in misura prevalente il proprio lavoro, anche manuale nel processo produttivo
- L’impresa artigiana è l’impresa che, esercitata dall’imprenditore artigiano nei limiti dimensionali previsti dalla legge, abbia per scopo prevalente lo svolgimento di una attività di produzione di beni o di prestazione di servizi escluse le attività agricole, commerciali, somministrazione salvo che siano solamente strumentali ed accessorie
I numeri chiave dell’artigianato
1.287.951
2.613.608
1.310.528
405.291
2,6 addetti per impresa
154.081 mln di euro
L’artigianato nei settori produttivi.
L’artigianato è fortemente radicato nei settori industriali: le imprese artigiane presenti nelle costruzioni e nella manifattura sono pari al 52,6% e al 58,7% dei rispettivi totali.
Nella manifattura, in particolare, La presenza delle imprese artigiane risulta preponderante non solo nei comparti del Made in Italy tradizionale (alimentari 57,8%, tessile 47,2%, abbigliamento 53,1%, pelletteria 45,8%, legno 71,4%, mobili 54,0%) ma anche in ambiti produttivi a più alta intensità di capitale e, comunque, fondamentali per le esportazioni italiane (lavorazione di minerali non metalliferi 49,2%, prodotti in metalli 56,2%, meccanica 29,6%).