Con la chiusura dell’economia italiana decretata dal Governo nell’ultima settimana di marzo, è stato subito chiaro che la carenza di credito e liquidità avrebbe potuto mettere a serio rischio la continuità di molte imprese. Nei primi due provvedimenti emanati dall’inizio dell’emergenza, il decreto “Cura Italia” e il decreto “Liquidità”, il Legislatore prevedeva dunque tre misure aventi come obiettivi a) una moratoria sui finanziamenti in essere, b) la possibilità di accedere a nuovi finanziamenti garantiti dallo Stato e c) la possibilità di rinegoziare le linee di credito con l’aggiunta di nuovi finanziamenti pari ad almeno il 10% dell’ammontare di quelli esistenti.
Per raccogliere l’opinione delle imprese circa le misure messe in campo dal Governo, la CNA ha promosso un’indagine i cui risultati possono essere così sintetizzati:
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