La formazione aziendale, anche nel settore delle tintolavanderie, sta assumendo un carattere predominante nel contesto attuale nel quale la clientela richiede competenze sempre più elevate.
Indispensabile è rispondere a tali bisogni con l’aggiornamento continuo del singolo imprenditore e del proprio personale. La formazione è l’arma vincente per competere ed espandersi, poiché consente la conoscenza di tutte le normative da rispettare, gli standard e permette di mantenere un alto livello qualitativo del lavoro. È quindi fondamentale avere a fianco personale preparato e dotato di elasticità mentale.
Il mondo delle tintolavanderie, pur essendo un settore tipicamente artigianale, dove predomina il lavoro manuale, negli ultimi anni sta attraversando una fase di evoluzione che richiede ai lavoratori l’acquisizione di competenze digitali, soprattutto laddove l’imprenditore investa in tecnologie 4.0. A tal proposito si ricorda l’importante opportunità del credito di imposta per la formazione 4.0, per le aziende che intendano investire nel processo di trasformazione tecnologica digitale. Tale credito, previsto dal Mise, è dedicato a tutte le imprese che attuano progetti di formazione per l’integrazione digitale dei processi aziendali. Per ottenere questo credito le attività formative dovranno essere svolte internamente attraverso personale dipendente o anche da soggetti qualificati esterni all’impresa, certificati dal Mise. Tra tali soggetti rientrano anche i Digital Innovation Hubs, settore in cui la CNA è già pienamente attiva e pronta a dare il miglior supporto possibile.
“Qualunque visione strategica, purtroppo, oggi è fortemente condizionata dal caro-energia – afferma Andrea Bianconcini, presidente mestiere Tintolavanderie di CNA Servizi alla Comunità Forlì-Cesena – un’emergenza che rischia di minare ogni iniziativa di investimento in tecnologia o in formazione. Tutto ciò ostacola seriamente qualunque prospettiva di crescita e sviluppo delle nostre imprese”. È difficile – prosegue – che una piccola azienda, visto il decuplicare del costo dell’energia elettrica, disponga di risorse economiche da dedicare all’acquisto di nuovi macchinari con tecnologia 4.0 e, di conseguenza, l’avvio di formazione dedicata 4.0. La cancellazione dei margini di profitto aziendali non solo mette in crisi la singola attività ma, nel complesso, l’intera filiera del settore delle tintolavanderie” conclude Bianconcini.