La scelta di indagare le problematiche relative alle imprese artigiane del settore alimentare, che intendono effettuare il consumo sul posto dei prodotti di produzione propria e di quelli accessori, muove dalle profonde trasformazioni degli stili di vita, che fanno registrare una crescente attenzione dei consumatori in ordine al regime alimentare, privilegiando i prodotti artigianali.
L’analisi della normativa e delle prassi registrate in 49 comuni capoluogo analizzati, ha messo in luce la necessità di rimuovere le criticità che impediscono alle imprese artigiane del settore alimentare di cogliere appieno le potenzialità del mercato. Il settore preso a riferimento ha mostrato negli ultimi anni grande vitalità, con una crescita rilevante del numero d’imprese che, tuttavia, evidenzia un dato paradossale: le attività non artigiane crescono con un trend ben più sostenuto rispetto a quelle artigiane. Tale anomalia è dovuta alla mancanza di una adeguata attenzione legislativa e amministrativa, a fronte dell’incremento del fenomeno del consumo di cibo sul posto. Basti pensare sovrapposizione, sempre più marcata, che si coglie osservando le fattispecie riconducibili alle attività di consumo immediato e di somministrazione di alimenti e bevande, esercitate da imprese artigiane e commerciali.
Cos’è l’osservatorio burocrazia CNA?
L’Osservatorio “Comune che vai burocrazia che trovi” è un progetto volto a monitorare il peso della burocrazia sulle imprese dei diversi settori che la Confederazione rappresenta, facendo emergere le differenze esistenti nelle varie realtà italiane comunali e regionali rispetto agli adempimenti amministrativi richiesti agli imprenditori nella gestione dell’impresa.
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