“La nostra autentica sfida è diventare un sistema per rafforzare la capacità di rappresentare politicamente il mondo dell’artigianato e della piccola impresa”. E’ uno dei passaggi di Sergio Silvestrini, Segretario Generale CNA, parlando davanti ai nuovi segretari/direttori territoriali della Confederazione nell’ambito della formazione a cura di Ecipa.
“Il nostro obiettivo è essere la più grande organizzazione di rappresentanza delle piccole imprese” ha detto Silvestrini, “abbiamo fatto molto ma non è ancora abbastanza”. E per comprendere le traiettorie future è necessario ripercorrere da dove veniamo e chi siamo oggi. Silvestrini ha scandito le principali tappe della storia della CNA che si intreccia con quella del Paese. “La fase del tumultuoso sviluppo economico – ha ricordato – che coincide con la marginalità dell’artigianato e della piccola impresa” e poi il periodo ’70-’90 quando si affermano i distretti e le specializzazioni produttive che danno centralità alla piccola impresa.
E’ in quel periodo che si trasforma anche la rappresentanza, “costruiamo i consorzi, i confidi, nasce la bilateralità. L’artigianato e la piccola impresa assumono un ruolo importante” ha detto Silvestrini ricordando poi il successivo e fondamentale passaggio. “Anche per effetto della crisi dei partiti e della loro trasformazione, la classe dirigente della CNA matura la consapevolezza di uscire da una logica di filiera rispetto alla politica. Da quella fase di crisi della politica si poteva uscire soltanto affermano la nostra autonomia. Ma per essere veramente autonomi occorre avere una propria idea e una identità. E’ quello che abbiamo fatto e che oggi ci consente di parlare con tutti, di dire no o sì a tutti esclusivamente sulla base delle nostre idee, delle nostre proposte nell’interesse del mondo che rappresentiamo”.
Silvestrini rivolge anche uno sguardo al futuro prossimo. “Oggi dobbiamo affrontare sfide più impegnative rispetto al passato – ha detto il Segretario generale della CNA – dobbiamo comprendere a adeguarci al mondo nuovo che avanza velocemente. Oggi più che mai servono più disponibilità all’ascolto, entusiasmo verso il cambiamento, capacità di relazione con mondi diversi. Ma è necessaria anche una identità collettiva per rafforzare la dimensione della rappresentanza politica dei nostri associati, per costruire una rete efficace. E per creare un sistema serve una connessione moderna tra la funzione della rappresentanza politica e quella dei servizi. E’ per questo che la formazione rappresenta un tassello fondamentale e CNA ormai da tempo investe risorse e tempo per formare la classe dirigente della confederazione.