Martedì 15 novembre, la Commissione europea ha tenuto un webinar dedicato allo screening, alla registrazione e alla rimozione dell’amianto, nel contesto del Forum di alto livello sull’edilizia (HLCF). Il webinar è stato organizzato in seguito alla pubblicazione della comunicazione della Commissione europea intitolata Lavorare per un futuro senza amianto: approccio europeo ai rischi sanitari dell’amianto, che fa parte del pacchetto politico e legislativo della Commissione per affrontare il problema dell’amianto negli edifici.
Dopo le osservazioni di apertura di Katharina Knapton-Vierlich, capo unità per l’edilizia della DG GROW, è stata presentata una presentazione dettagliata della comunicazione della Commissione “Verso un futuro senza amianto” e dell’iniziativa dell’UE per lo screening e la registrazione dell’amianto negli edifici, sottolineando le notevoli differenze negli approcci nazionali tra gli Stati membri e/o le regioni.
Oltre alla proposta di revisione della direttiva sull’amianto sul posto di lavoro, la Commissione sta lavorando a linee guida aggiornate per sostenere gli Stati membri, i datori di lavoro e i lavoratori nell’attuazione della direttiva rivista e lancerà una campagna di sensibilizzazione sulla rimozione sicura dell’amianto.
Inoltre, la Commissione sta preparando una proposta legislativa sullo screening e la registrazione dell’amianto negli edifici, chiedendo agli Stati membri di sviluppare strategie nazionali per la rimozione dell’amianto. È previsto anche un approccio normativo per introdurre considerazioni sull’amianto nei previsti registri digitali degli edifici.
Per garantire uno smaltimento sicuro dell’amianto e l’azzeramento dell’inquinamento, la Commissione rivedrà anche il Protocollo UE per la gestione dei rifiuti da costruzione e demolizione e gli Orientamenti per le verifiche dei rifiuti prima dei lavori di demolizione e ristrutturazione degli edifici, avviando anche uno studio per individuare le pratiche di gestione dei rifiuti di amianto e le nuove tecnologie di trattamento.
È stata poi fornita una panoramica delle azioni già intraprese a livello di Stati membri, esaminando i casi del Programma di rimozione dell’amianto in Polonia e dell’iniziativa fiamminga per lo screening degli edifici in Belgio. È seguita una tavola rotonda con i punti di vista dell’Unione Internazionale dei Proprietari Immobiliari (UIPI), della Federazione Europea dei Lavoratori dell’Edilizia e del Legno (EFBWW), dell’Agenzia
Pubblica per i Rifiuti delle Fiandre (OVAM) e della Direzione per l’Edilizia, la Pianificazione Urbana e il Paesaggio del Ministero francese per la Transizione Ecologica e la Coesione Territoriale.
Nelle sue osservazioni conclusive, Katharina Knapton-Vierlich ha condiviso alcuni elementi sulle prossime tappe, tra cui l’inizio dei lavori nel 2023 per la creazione di un quadro europeo per lo screening dell’amianto negli edifici esistenti.