“Porto la voce dei miei colleghi imprenditori per sottolineare una crisi strutturale che tutti stiamo affrontando: la mancanza di forza lavoro qualificata. Le micro e piccole imprese incontrano enormi difficoltà nel reclutare personale qualificato, e questo ha conseguenze sul loro potenziale di crescita. Dovremmo adoperarci per rafforzare i legami tra l’istruzione e le piccole imprese e rendere le PMI e l’artigianato più attraenti per i giovani”. È quanto ha affermato la vicepresidente di SMEUnited e di CNA, Marianna Panebarco, intervenendo a un dibattito promosso dal Comitato economico e sociale europeo a Bruxelles.
In SMEunited, “abbiamo adottato sei priorità per affrontare la carenza di manodopera e di competenze nelle PMI e lavoreremo su di esse durante tutto l’Anno europeo delle competenze”.
La prima è garantire buoni servizi di orientamento per giovani e adulti: l’orientamento è la chiave per una carriera di successo. In secondo luogo, vogliamo costruire un partenariato più stretto tra il mondo dell’istruzione e della formazione e gli attori del mercato del lavoro, in particolare le PMI. Ad esempio, in collaborazione con enti accademici, con la nostra SME Academy Avignon, abbiamo sviluppato un progetto pilota dell’UE per una piattaforma online chiamata “SMEcraftVETnet” disponibile in diverse lingue. Il progetto è sostenuto da Erasmus+. La terza riguarda l’esigenza di migliorare l’immagine dell’istruzione e della formazione professionale (IFP), compresa l’IFP superiore e l’apprendistato: purtroppo, non sono ancora la prima scelta per i giovani. Inoltre ogni PMI dovrebbe essere consapevole che quando un giovane inizia un’esperienza in un’impresa, è fondamentale creare un ambiente positivo, in modo da farlo sentire parte dell’azienda sin dall’inizio. I programmi di formazione per imprenditori e dipendenti dovrebbero includere anche questo aspetto. Come quarto punto, chiediamo di migliorare gli strumenti di analisi sulle competenze per identificare meglio i fabbisogni di competenze nei vari settori: la previsione è più che mai necessaria per anticipare e identificare i nuovi fabbisogni di competenze e supportare le strutture di governance a livello nazionale per adottare le misure più adeguate. La nostra quinta priorità è investire nel miglioramento delle competenze e nella riqualificazione e promuovere l’apprendimento permanente: vediamo ora quali costi comporta la mancanza di formazione per la nostra società in termini di occupabilità e fidelizzazione del personale. SMEunited raccomanda di aumentare la formazione degli imprenditori e dei lavoratori, migliorando l’informazione, l’orientamento e la consulenza. Infine, dobbiamo promuovere un più rapido riconoscimento delle qualifiche e delle competenze attraverso strumenti di valutazione specifici per i cittadini di paesi terzi: la migrazione economica è un’opportunità per colmare le carenze di manodopera nelle nostre nostre imprese. Siamo attivi in un approccio multi-stakeholder dell’integrazione del mercato del lavoro a livello UE e nazionale. Nell’ambito dell’anno europeo delle competenze, stiamo attualmente raccogliendo proposte per queste priorità e presenteremo una serie di raccomandazioni, in particolare su come aiutare le micro e piccole imprese a fornire una formazione maggiore e migliore entro la fine dell’anno”.