Antonio Licchetta, della CNA, è stato eletto all’unanimità alla presidenza del Comitato amministratore della Gestione dei contributi e delle prestazioni previdenziali degli artigiani dell’Inps.
Riunito on-line, e in diverse sedi, a causa delle misure restrittive dovute al Covid19, infatti, il Comitato si è appena ricostituito con i suoi componenti: CNA, Confartigianato, Casartigiani e i rappresentanti dei ministeri del Lavoro e dell’Economia.
L’organismo si occupa della gestione artigiana, è perciò composto dalle maggiori sigle del settore e fa parte dei Comitati Inps amministratori di fondo. Stabilisce le modalità di concessione delle prestazioni e di riscossione dei contributi; decide sui ricorsi in materia di contributi dovuti alle gestioni; formula proposte al presidente dell’Inps in materia di contributi e prestazioni.
Soddisfazione per l’incarico quadriennale è stata espressa dal neopresidente Antonio Licchetta che ha auspicato, per i prossimi quattro anni, una attenta attività di gestione legata alle esigenze del comparto.
“La crisi sanitaria ancora in corso – ha spiegato– avrà degli effetti economici molto negativi e dai contorni ancora incerti, e il mondo dell’artigianato non ne sarà esente. Abbiamo imprese che si trovano in grande difficoltà, e questo è senz’altro un aspetto negativo con cui dobbiamo fare i conti”.
“Tuttavia – ha aggiunto – questo periodo ha fatto emergere con chiarezza alcuni elementi davvero positivi, come il ruolo dei corpi intermedi e della rappresentanza, che hanno costituito in questa fase un vero punto di riferimento per cittadini e imprese, e la centralità del nostro sistema di welfare e di protezione sociale, garantita anche attraverso il prezioso lavoro degli enti di patronato, che di quella rappresentanza sono espressione”.
Licchetta ha assicurato che la sua sarà una presidenza molto attenta al ruolo demandato al Comitato dell’Inps. “CNA – ha concluso – attraverso questo Comitato darà il suo contributo affinché nel contenzioso amministrativo sia limitato il più possibile ogni elemento di incertezza interpretativa e di ritardo nelle decisioni, tra i nemici principali di imprese e cittadini. L’azione sarà quindi improntata ai principi della certezza del diritto e dell’equità nelle decisioni”.